I Citarella, pizze da mezzo secolo

PALMANOVA. La pizzeria al Gambero, una delle prime sorte in regione, compie oggi 50 anni e lo sguardo al passato, proprio nel giorno del compleanno, riporta alla memoria personaggi ed episodi che raccontano di altri tempi, altri luoghi, altre economie.
La storia di questa pizzeria, della famiglia Citarella e lo stile particolare di fare impresa spiegano perché da via Scamozzi, a Palmanova, siano passate tante persone, compaesani e non solo, che poi hanno aperto locali di successo in tutta la regione.
Si pensi a nomi come Da Pierino, Da Pippo, Da Toni e Cantina Fredda a Udine, a Moby Dick a Tricesimo, il Leon d’Oro a Gradisca, Al Salice a Cervignano…
Tutto inizia quando Emilio Citarella e suo fratello Toni (Bellarmino all’anagrafe) partono da Tramonti, la patria campana della pizza. Due anni a Rovigo, un passaggio a Merano (ma là parlavano solo tedesco) e poi l’arrivo a Palmanova, lungo la strada promettente delle città con forte presenza di militari.
Siamo nel 1964, Emilio ha 30 anni e Toni 17. Rilevano una vecchia locanda della fortezza e iniziano a lavorare. La cucina è sempre aperta.

Praticamente non si chiude mai, dalle 6 del mattino (si portavano le pizze in caserma per la colazione) fino a oltre mezzanotte per i frequentatori della “Lucciola”. Emilio fa le pizze (si era costruito da solo il forno), Toni serve ai tavoli.
La vita familiare e quella lavorativa s’intrecciano. Nel locale vengono coinvolte le mogli, Andreana prima, Silvana più tardi. Si dorme nelle stanze al piano superiore. Si mangia nel locale. Allo stesso tavolo, titolari e dipendenti. Per condividere gioie e preoccupazioni (ed è così anche oggi).
A metà anni ’70 Emilio lascia al fratello la gestione della pizzeria di Palmanova e lavora su altri fronti, anche se per Toni e per gli altri della famiglia, rimane tuttora, amichevolmente, “o Boss”.
Una svolta al Gambero si ha alla fine degli anni Ottanta: si rinnovano arredi e immagine del locale. Si cambia, perché tira un’aria diversa, gli affari non possono contare solo sulla presenza militare. S’introducono altri piatti, si fa conoscere la cucina della costiera amalfitana e il corriere porta i prodotti freschi da quella terra. Cambia la clientela.
Da qualche anno anche Carolina e, saltuariamente, Emiliano, i figli di Toni, entrano nell’azienda di casa. Con Toni che continua ad accogliere con galante cortesia i clienti, la strada del Gambero si apre ai turisti: la pedana esterna, le comitive, le serate a tema…
E ieri sera i dipendenti hanno organizzato una festa a sorpresa per Emilio e Toni, alla presenza di tanti camerieri, pizzaioli e fornitori, del presente e del passato.
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