I cittadini "regalano" mezzo milione ai bilanci dei Comuni

A tanto ammontano i versamenti del 5 per mille che i contribuenti del Fvg hanno destinati ai municipi. Pordenone si è piazzata sul terzo gradino del podio

UDINE. La crisi non sembra scalfire la fiducia dei contribuenti nelle amministrazioni locali.

L’anno scorso, in migliaia, compilando la dichiarazione dei redditi, hanno infatti deciso di destinare il 5 per mille ai Comuni. Scelta consapevole, che per gli amministratori rappresenta un utile termometro del gradimento.

Leggermente più tiepido del solito nel 2014, quando, davanti alla dichiarazione (riferita all’anno fiscale 2013), il numero di scelte pro enti locali ha subito una contenuta decrescita e prodotto un minor gettito.

Figlio anche, l’anno scorso più che nei precedenti, della maggiore decurtazione effettuata dallo Stato che non ha girato alle municipalità l’interezza del gettito, ma ne ha tenuta una parte per sé, restituendo - la stima è del “Sole 24 ore” - circa il 20% in meno ai Comuni, che si dovranno accontentare in sostanza al posto del 5 di un 4 per mille.

In tempi di ristrettezze e nell’attesa che l’anno venturo - come promesso dal Governo - il tetto venga alzato, va bene anche così.

Dai risultati pubblicati nei giorni scorsi sul sito del Ministero delle Finanze si apprende che in arrivo, per le casse dei 236 Comuni della regione, alle prese con spending review, con minori trasferimenti e con la spada di Damocle del patto di stabilità, ci sono complessivamente 577.181 euro.

Frutto della scelta di 29.557 contribuenti, che in sede di dichiarazione dei redditi 2014 hanno deciso di devolvere il 5 per mille ai rispettivi comuni di residenza. Sono stati di meno – come detto – rispetto a quelli che avevano barrato la casella del proprio ente in sede di campagna fiscale 2013.

Allora erano stati infatti 31.063, 1.506 in più, per un gettito prodotto di 610.780 euro complessivi, a sua volta superiore di 33.509 euro rispetto a quello odierno.

La flessione è dunque contenuta, ma c’è.

Ne sono responsabili piccole “alchimie” contabili compiute dallo Stato, la minore disponibilità di reddito delle famiglie colpite della crisi e infine il maggiore appeal delle associazioni di volontariato e ricerca, che tradizionalmente sono le preferite dai contribuenti.

Anche quest’anno sui primi tre gradini del podio sono salite infatti a livello nazionale l’Associazione italiana per la ricerca sul Cancro, scelta da 15,5 milioni di persone per un gettito complessivo di 54,5 milioni, Emergency con 636 mila opzioni e 11,9 milioni, infine Medici senza frontiere con 371,4 mila preferenze per 7,9 milioni.

I Comuni si accontentano di molto meno. Abituati come sono a tirare la cinghia, interpretando forse meglio di tutti lo spirito imposto dai tempi, non possono che apprezzare la piccola boccata d’ossigeno che i contribuenti ogni anno gli regalano.

Il tesoretto pesa complessivamente poco meno di 600 mila euro, di cui 332.340 in provincia di Udine, 131.633 a Pordenone, 62.553 a Trieste e 50.653 a Gorizia.

Tutte e quattro le province hanno subito una contrazione. Sia in termini di scelte che di gettito.

Nel 2013 (riferito all’anno fiscale 2012) le casse degli enti locali avevano ricevuto rispettivamente 349.412 euro in provincia di Udine, 138.612 a Pordenone, 67.421 a Trieste e 55.335 a Gorizia.

Importi tutti superiori rispetto a quelli prodotto l’anno successivo, così come per le scelte, passate a Udine dalle 18.508 del 2013 alle 17.662 del 2014, a Pordenone da 7.458 a 7.010, a Trieste da 2.662 a 2.552 e infine a Gorizia da 2.435 a 2.333.

Guardando poi alle performance dei singoli Comuni i peggiori le peggiori in assoluto sono quelle di Dolegna del Collio, che incassa quest’anno 20,97 euro con sole due scelte, e Drenchia, con 15,68 euro (pure con due opzioni).

Nulla di strano. Il paesino delle valli del Natisone, con i suoi 116 abitanti, è il più piccolo del Fvg. A stupire sono invece le performance di Comuni maggiori.

Gorizia ad esempio, destinataria di appena 488 preferenze per un totale di 13.585 euro, Sacile che con oltre 20 mila abitanti è stato scelto in sede di dichiarazione dei redditi da soli 199 contribuenti per un totale di 4.143 euro; sempre nella destra Tagliamento se l’è cavata poco meglio Maniago con 122 preferenze per 1.939 euro.

In Provincia di Udine tra le performance peggiori si segnalano Latisana con 191 scelte per 3.257 abitanti, Cervignano con 211 scelte e 4.399 euro e ancora San Daniele con 180 scelte e 4.229 euro.

Si distinguono in positivo invece, oltre a Gemona, Cividale con 526 scelte e 9.499 euro e Premariacco con 508 scelte per 8.899 euro.

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