I cloni della Carrà

“Forte Forte Forte” di Raiuno è l’ennesimo format cerca cantanti/ballerini. Ancora? È diventata un’ossessione

di Gian Paolo Polesini

 

Io e Sergio (Japino, ndr) stavamo camminando sul lungomare e ci è venuto in mente che in tv manca un talent sugli showmen e sulle showgirl».

A guardare in faccia il popolo, cara Raffaella Carrà, si nota in realtà il cruccio, mica tanto se la spesa qualcuno non se la può permettere, ma il sapere che un sacco di gente potrebbe presentare un varietà Rai e, invece, continua a fare l’idraulico, squassa non poco.

Forte Forte Forte è la versione italiana rivisitata di X Factor, non è proprio la scoperta del format del terzo millennio. Vincerà uno soltanto, e quell’uno e quell’una, forse, si metterà in coda per svegliare gli italiani a Unomattina.

Non è neppure criminale, per carità, seminare il Paese di Saranno famosi. Chi ci va, almeno, ha i suoi beati minuti d’illusione. E chi non ci va, e guarda soltanto, ha i suoi altrettanto beati e lunghissimi minuti di rottura di palle. La voglia di ribaltare o almeno di ritoccare lo scheletro del programma standard è uguale al desiderio di correre di un bradipo.

La figura del giudice televisivo, ormai, è diventato un punto irremovibile della Costituzione italiana. «La sovranità appartiene ai giudici tv, che la esercitano nelle forme e nei limiti della Costituzione. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dei giudici tv, bla bla bla...».

Rimessi in circolazione Joaquin Cortés, con debordante salvagente di ciccia attorno alla vita, e Asia Argento, appena uscita dalla sala trucco personale della famiglia Addams. Il quarto moschettiere è Philipp Plein. Guai se manca uno stilista, c’è il pericolo che qualcuno si presenti in giacca e cravatta.

Ovviamente sul palco è comparsa bella gioventù. I brutti bravi se ne facciano una ragione e stiano murati in casa. Tutti comunque cantano e tentano di ballare contemporaneamente.

E allora dove sta la novità? Siamo carenti di presentatori noi, mica di cantanti. Ovvio, scarseggiano i ragionieri e in Italia si fanno i concorsi per gli infermieri. Funziona così.

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