I compagni di Mattia lanciano in cielo 16 palloncini bianchi
Il bimbo di Tavagnacco morto in Egitto. Il saluto dei compagni di classe all’uscita da scuola: peluche, un cappellino e tanti disegni in sua memoria
Sedici palloncini bianchi e uno rosso volati in cielo tra la commozione dei presenti e in classe, sopra il suo banco ci sono ancora il pupazzetto di peluche, un pallone, tanti disegni e un cappellino.
I compagni di classe del piccolo Mattia Cossettini, morto lo scorso 6 gennaio a 9 anni, durante una vacanza in un villaggio turistico di Marsa Alam, località egiziana sul mar Rosso, hanno voluto salutarlo così, ieri mattina.
Nella scuola primaria di Tavagnacco i compagni di classe hanno organizzato, al termine delle lezioni, una piccola cerimonia di saluto dedicata a Mattia, che frequentava la quarta elementare.
Un saluto affettuoso, un modo delicato per stringersi ai genitori e ai familiari, che ieri mattina erano presenti. «Per noi – racconta la maestra di sostegno Veronica – era il primo sabato dopo la scomparsa del piccolo Mattia.
In classe abbiamo realizzato un tabellone delle emozioni, con delle faccine che appunto esprimono i sentimenti dei bambini. Gli alunni possono scrivere su una lavagnetta quello che provano e alla fine del mese i loro pensieri vengono sempre letti in classe e condivisi.
Mattia, a dicembre, prima delle vacanze di Natale, aveva scritto il suo bigliettino, che è stato letto oggi (ieri, per chi legge), come gli avevamo promesso. Per questo abbiamo deciso di organizzare questa forma di saluto. In quelle poche righe era felicissimo per la recita di Natale.
È stato un colpo al cuore sentire quelle parole ora che non è più con noi».
Tante frasi, che i bambini hanno scritto pensando al sorriso contagioso di Mattia, sono volate in cielo assieme ai palloncini. Un piccolo gesto ma dal grande significato.
«Abbiamo aggiunto ai sedici palloncini bianchi anche un palloncino rosso – spiega l’insegnante di sostegno – perché ora in classe siamo sedici ma con Mattia eravamo diciassette.
La cerimonia è iniziata con la lettura di una lettera che la maestra Maria ha scritto per ricordare Mattia, un bambino veramente speciale. Era impossibile non affezionarsi a lui.
Poi abbiamo cantato tutti assieme Happy Day, la canzone che avevamo eseguito durante la recita di Natale, e poi abbiamo lanciato in aria i palloncini. Un momento davvero molto toccante e difficile per tutti.
I bambini sono piccoli – le parole della maestra – ancora non riescono a capire bene la situazione ma si percepisce che sentono tanto la mancanza del loro amico. È stato terribile vedere entrare in classe i genitori ma senza Mattia. Un momento molto doloroso e triste, che ci ha costretti a guardare in faccia la realtà».
A leggere la lettera è stata, non senza difficoltà, la maestra Maria. «Entrare in classe è tanto difficile guardando quel banco vuoto – le parole commosse dell’insegnante –. Mattia ci sarà sempre nel cuore di tutti i suoi compagni e di tutti gli insegnanti che gli hanno voluto bene.
Era il bambino che tutte le maestre vorrebbero avere in classe: studioso, educato, dolce e sempre disponibile, anche con i compagni. Ci mancherà moltissimo».
Intanto, i genitori, rientrati in Italia giovedì, attendono il rimpatrio della salma, che non è stato ancora disposto dalle autorità egiziane.
Il piccolo Mattia si era sentito male durante una gita in barca, a Marsa Alam. Con lui c'erano il papà Marco, la mamma Alessandra Poz e altri familiari.
Il decesso, secondo la Direzione delle questioni sanitarie del Mar Rosso, sarebbe sopraggiunto per le complicazioni di un tumore cerebrale, una ricostruzione che non convince la famiglia.
Il malore, in un primo momento, era stato attribuito a un colpo di calore ma le condizioni del bambino erano peggiorate con il trascorrere delle ore. Poi, all'alba del 6 gennaio, il suo cuore aveva smesso di battere.
Mattia riposerà nel cimitero di Tavagnacco. La data e il luogo del funerale non sono state ancora decise.
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