I disagi non finiscono, treni a singhiozzo sulla Udine-Cividale
Nonostante le rassicurazioni della Fuc, 16 corse annullate. Anche oggi ricorso ai pullman: avanti così fino al 2 novembre

Cividale 20 ottobre 2017. Servizio sostitutivo con pulman della linea ferroviaria Cividale -Udine- Cividale. © Foto Petrussi
CIVIDALE. Continuano i disagi sulla linea ferroviaria Udine-Cividale. Il servizio prosegue a singhiozzo. Doveva tornare ieri alla normalità e invece l’ennesimo avviso pubblicato sull’home page della società ha dato notizia di una nuova raffica di treni cancellati e sostituiti da auto corse.
Ne sono saltati 16 ieri, altrettanti dovrebbero esserlo oggi. Come già giovedì, venerdì e lunedì scorsi, il servizio è stato e sarà garantito con pullman sostituitivi che continueranno a far spola tra Udine e Cividale anche nel caso di ripristino del servizio ferroviario.
Nel corso di un incontro pubblico ospitato lunedì sera in Comune a Remanzacco la società ha spiegato all’amministrazione comunale e a diverse famiglie di studenti, che utilizzano quotidianamente il treno, la situazione a breve termine: fino al 2 novembre, quando sulla linea dovrebbe tornare la normalità, a disposizione dei pendolari ci saranno uno Stader, un’automotrice e le corriere a supporto.
Che verranno mantenute finché il momento di difficoltà – dettato dalla mancata manutenzione di alcuni mezzi – non sarà superato così da garantire l’utenza contro inghippi dell’ultima ora. Come ieri: uscita regolarmente al mattino, nel pomeriggio l’automotrice in servizio sulla linea sociale è dovuta rientrare, ma il disagio è stato contenuto grazie alla presenza dei pullman. E sarà pure indennizzato, così ha garantito Fuc a Remanzacco, spiegando inoltre le ragioni della situazione di difficoltà.
Leggi: il contenzioso con la svizzera Stadler sulla manutenzione dei nuovi treni che ha contribuito a far saltare il piano delle manutenzioni riducendo Fuc all’utilizzo di soli due treni sui cinque del parco rotabile. Così sarà, come detto, fino all’inizio di novembre.
Dinnanzi all’ennesima cancellazione di corse, il sindaco di Remanzacco, Daniela Briz, ha sollecitato ieri i vertici di Fuc «perché una soluzione sia trovata in breve così da garantire il servizio ai pendolari. Lo chiedo a Ionico - ha detto il primo cittadino - cui va riconosciuto il merito di aver mostrato la faccia».
Ancora Briz: «Abbiamo bisogno di un servizio che funziona, specie a Remanzacco, dove il treno è l’unico collegamento che abbiamo non fermando la Saf in paese. E a proposito di questo, è ora che la politica si faccia carico del nostro problema. Del fatto che le famiglie di Remanzacco per mandare a scuola i propri ragazzi pagano due abbonamenti: quello ferroviario e quello della linea urbana. Chiediamo anche qui la tariffa integrata».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video