I “dissidenti” a Dozzo: «Piazza pulita nella Lega»
UDINE. Alle loro spalle hanno decine di militanti che chiedono una svolta nella Lega Nord. Vogliono trasparenza, onestà, condivisione delle scelte. Forti di questo sostegno, oggi i “dissidenti” guidati da Marco Ubaldi incontreranno il commissario del Carroccio in Fvg, Gianpaolo Dozzo. Se non arriverà una rassicurazione sulla volontà di fare piazza pulita delle persone coinvolte nello scandalo rimborsi, sono pronti ad autosospendersi dal movimento, dando così vita a una nuova frattura in un partito martoriato da mesi di lotte interne.
L’incontro è programmato per mezzogiorno a Reana, nella sede storica della Lega Nord Fvg. «Forse mi aspetto troppo da questo faccia a faccia – confessa Ubaldi –. Spero venga fuori un’immagine nuova della Lega Nord, più trasparente, una Lega dove ci sia il coraggio di prendere provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato e ancora ricopre incarichi pubblici».
Il bersaglio di Ubaldi e degli altri firmatari della lettera di protesta indirizzata a Dozzo (Diego Bernardis, Bruno Zonta, Adriano Ceccherini, Elisabeth Netzbandt, Michele Zoff e Andrea Fasolo) è innanzitutto la capogruppo in Consiglio regionale Mara Piccin, chiamata in causa nelle pieghe dell’indagine sui rimborsi facili durante la scorsa legislatura in Regione. Nel mirino però ci sono anche altri militanti, che sono rimasti nel Carroccio nonostante il loro coinvolgimento nell’inchiesta della Procura e della Corte dei Conti di Trieste. «I soldi pubblici sono soldi di tutti – chiariscono i “dissidenti” –. Chi usa soldi pubblici per farsi rimborsare un taglio di capelli non è leghista. Chi usa soldi pubblici per farsi rimborsare una serata in compagnia in albergo a bordo lago non è leghista. Chi usa soldi pubblici per farsi rimborsare un pernottamento in compagnia di due ragazze non è leghista».
Fino a oggi il commissario Dozzo ha preferito adottare una linea “morbida” nei confronti di chi è stato accostato all’inchiesta sui rimborsi, ma qualcosa potrebbe cambiare dopo l’incontro di oggi. «Ci aspettiamo innanzitutto comprensione per ciò che abbiamo fatto da una persona come Dozzo, che ha dedicato tutta la sua vita alla Lega Nord. Dal nostro punto di vista – precisa Ubaldi – la scelta di non voler prendere provvedimenti contro chi ha infangato il nome del Carroccio, svilisce il lavoro del commissario. Nonostante sia tardi, credo che qualcosa si possa ancora fare. Subito però – conclude Ubaldi –. Non siamo disposti ad accettare promesse o rinvii. Vogliamo fatti e li vogliamo subito».
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