I giorni più difficili dell'epidemia e le fasce d'età più colpite: così si è diffuso il Covid-19 in Friuli

I grafici spiegano l'andamento del coronavirus in Fvg: a Trieste più morti, il picco dei contagi a marzo

 

 

UDINE. La curva del contagio che flette, dopo più di due mesi di trincea sanitaria. Come ha vissuto il Friuli Venezia Giulia la fase di emergenza legata alla diffusione del coronavirus? I numeri raccontano di una Trieste in difficoltà, delle case di riposo diventate il fronte più vulnerabile, con decine di morti da Duino a Paluzza, da Zoppola a Mortegliano. E di una situazione che ora, dopo settimane innegabilmente difficili (seppur ben lontani sono sempre apparsi i picchi della Lombardia), si sta lentamente normalizzando. Abbiamo analizzato cinque parametri per provare a raccontare, anche con l’ausilio dei grafici, l’andamento del Covid-19 nella nostra regione.

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Il numero dei morti
Il numero abnorme di morti registrato a Trieste. E, restando ai capoluoghi, i pochissimi decessi di Udine. Sono le due facce dello stesso mostro, il Covid-19, nella stessa regione. Il comune capoluogo di regione è la maglia nera per il numero di decessi legati al coronavirus: sono 149 all’8 maggio, con un indice di contagio che i dati della Protezione civile stimano in 4.9.

È vero che Udine ha meno della metà degli abitanti (99 mila contro 204 mila), ma il numero di morti è drasticamente inferiore: appena tre dall’inizio dell’emergenza, con un indice di contagio di appena lo 0.4 e i casi di positività che a due mesi dai primi episodi rasentano lo zero. Detto di Trieste, i centri dove si sono registrati il maggior numero di decessi sono Zoppola (18), Mortegliano (16), Paluzza (8), Duino Aurisina (6) e Monrupino (6). Si tratta dei comuni dove sorgono le case di riposo più colpite dal virus: i morti conteggiati sono esclusivamente quelli periti all’interno delle strutture e non quelli provenienti dagli ospizi e deceduti in ospedale.

 

Case di riposo
Proprio quello delle strutture di accoglienza per anziani si è rivelato il fronte più duro della lotta al coronavirus in regione. Un fronte ancora aperto, tanto che la Regione sta lavorando per trovare una soluzione (il traghetto Allegra, che attraccherebbe a Trieste) per accogliere gli anziani positivi e toglierli dalle case di riposo. Proprio il capoluogo giuliano ha pagato il prezzo più caro, come testimoniato dai dati resi noti durante l’informativa in Consiglio regionale dal vicepresidente Riccardo Riccardi. I positivi tra gli ospiti nelle case di riposo sono stati 669, 398 dei quali solo a Trieste;  a Udine sono stati 195, a Pordenone 71, mentre a Gorizia si sono registrati soltanto 5 casi. I decessi nelle case di riposo sono stati 143, 72 dei quali a Trieste, 51 a Udine, 20 a Pordenone e zero a Gorizia.

Il numero dei tamponi
Dalla fine di febbraio a oggi, 8 maggio, sono stati effettuati in Fvg 82.012 tamponi. L’incremento più significativo dei test si è registrato a metà aprile, quando un nuovo sistema adottato dal laboratorio unico dell’Azienda sanitaria universitaria Santa Maria della Misericordia ha permesso di far crescere da 700 a 1.600 al giorno i tamponi processati.

Dagli 8.336 test della settimana che si è chiusa con domenica 12 aprile si è così balzati a 14.634 della settimana successiva, ulteriormente saliti nei quattordici giorni successivi. Anche in questo caso il maggior numero di tamponi positivi si è registrato a Trieste (12,8%), mentre il rapporto più basso è quello di Gorizia (4,2), di poco inferiore a quello di Udine (4,5).

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L'andamento dei contagi
La settimana più difficile è stata l’ultima di marzo, quando i nuovi casi di contagio trattati dalle strutture sanitarie del Fvg sono stati 606.

Proprio le tre settimane comprese tra il 16 marzo e il 5 aprile possono essere considerate quelle del picco dell’emergenza in Friuli Venezia Giulia, anche per quanto riguarda il numero di morti (56 nella settimana 30 marzo-5 aprile, 51 in quella precedente). La meno impattante per numero di decessi dall’inizio dell’emergenza è stata quella successiva a Pasqua (12-19 aprile), con 30 morti, in attesa dei dati definitivi della prima settimana di maggio (fin qui 9 morti).

L'età dei contagi
L’età mediana dei contagi in Friuli Venezia Giulia, secondo quanto calcolato dall’Istituto superiore di Sanità, è di 58 anni. E se l’età media dei deceduti è di 85 anni, la fascia d’età più colpita è quella tra i 50 e i 59 anni (18,8%, 483 casi), seguita da quella dei quarantenni (361, 14%). La meno colpita si conferma quella dei bambini: in Fvg, al 28 aprile si sono registrati comunque 25 casi di coronavirus tra piccoli di età compresa tra gli zero e i nove anni.

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