I grillini all’assalto della Regione - Foto
UDINE. Li hanno sputtanati in tutti i modi. Gli insulti, quelli veri, soprattutto sui social network e nelle televisioni si sono sprecati: da “imbecilli” a “rovina dell’Italia”. Tralasciamo quelli più pesanti e offensivi. Sono stati accusati di inferiorità culturale, sono stati commiserati e, poi, additati come fascisti o comunisti, a seconda di chi commentava.
E se qualcuno ha provato a difenderli è diventato il traditore di turno. Dario Fo, che fino a poche settimana fa, sembrava il portatore del verbo, da quando è salito sul palco di Grillo a Milano si è trasformato in “un vecchio rincoglionito”. E che dire di Celentano? Finchè se la prendeva con Berlusconi sembrava il salvatore della patria ora è uno che non capisce nulla di politica. Ma chi sono veramente i grillini? Quei 196 mila 194 cittadini – 8 milioni 689 mila in Italia – del Friuli Venezia Giulia che hanno messo la croce sul Movimento 5 Stelle? Sono davvero soltanto giovani? Sono veramente così sprovveduti?
Lo abbiamo chiesto ai neoletti deputati, Rizzetto (37 anni) e Prodani (39), e al senatore Battista (40) e abbiamo curiosato nella vita dei prossimi candidati regionali. Ci scusi onorevole Rizzetto, ma lei è laureato? «No. Ho frequentato giurisprudenza dopo la maturità classica. Mi mancano pochi esami, ma non sono laureato». E cosa fa nella vita? «Sono responsabile della direzione vendite di una ditta che produce pannelli solari. Un libero professionista con partita Iva». Si è fatto un’idea di chi ha votato il Movimento 5 Stelle? «I nostri elettori sono molto eterogenei».
E come fa a dirlo? «Dopo quasi tre mesi di campagna elettorale, tutte le sere nei bar, nelle sale civiche, a stretto contatto con i cittadini, abbiamo constatato un’eterogeneità di persone: dal professionista, all’imprenditore affermato; dall’artigiano al disoccupato; dai 18-25enni senza lavoro ai 70-80enni disillusi che ci chiedono di difendere la loro pensione, il tutto passando per i 40-50enni che faticano ad arrivare a fine mese. Basta guardare chi ci viene ad ascoltare nelle piazze: ci sono tutti e i numeri ottenuti confermano che non erano soltanto curiosi. Oppure basta fare due conti: ci avessero votato soltanto i giovani, al Senato non avremmo praticamente gli stessi numeri della Camera».
Ci scusi ancora Rizzetto, ma che esperienza ha lei di politica? «Nessuna, ma si impara. Le dico di più: abbiamo vent’anni di tempo per imparare. Quelli che sono seduti li ci hanno messo tanto per proporre riforme che non hanno mai attuato».
L’altro deputato del M5S è Aris Prodani ha un autonoleggio a Trieste. E poi c’è il senatore Lorenzo Battista, tecnico informatico in una società di trasporti. Il candidato alla presidenza della Regione, Saverio Galluccio, 42 anni, è responsabile commerciale, mentre Cristian Sergo 36 anni, è lavoratore autonomo; Ester Randazzo, 53, è infermiera; Renato Del Gobbo, 57, impiegato pubblico; Elena Bianchi, 45, impiegata; Carlo Fabbro, 68, pensionato e Dina Forgiarini, 48, insegnante. Corrono tutti per una poltrona in Regione e a ben guardare hanno praticamente gli stessi titoli dei loro colleghi degli altri partiti, Parlamento e Senato compreso.
Ma allora perchè non fidarsi di queste persone? «Non è la gente che non si fida di noi, sono i politici – continua Rizzetto –. Il punto è proprio questo: i nostri competitor devono imparare a proporre qualcosa di giusto. Qualcosa di vicino alla gente e per la gente. Se così fosse sarebbe possibile anche governare in questa situazione, grazie ai nostri voti. Se le idee sono buone noi le votiamo. Non esistono più bandiere rosse o nere: esistono buone idee da votare».
«Non siamo l’antipolitica, siamo la vera politica, quella che ha riportato la gente in piazza e che parla con la gente. Siamo il primo partito in Friuli Venezia Giulia e in Italia e adesso possiamo dire la nostra anche alle regionali. Partiamo con le stesse possibilità di vittoria di Pdl e Pd. Non ci sentiamo quelli che rischiano di vincere ma sicuramente corriamo per vincere. Per portare i cittadini comuni alla guida della Regione Fvg».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto