I Matia Bazar onorano Aldo nella “sua” San Giorgio

Il 2 giugno la band suonerà a Itinerannia, nel paese che adottò uno dei suoi fondatori Stellita sposò la sangiorgina Simonetta Carri. Il figlio Jodi: «Il loro un amore perfetto»

SAN GIORGIO DI NOGARO. I Matia Bazar scelgono Itinerannia 2018 per rendere omaggio all’amico Aldo Stellita, a vent’anni dalla sua morte. Saranno loro, infatti, ad animare il palcoscenico del parco di Villa Dora, sabato 2 giugno con la tappa del nuovo tour “Verso il punto più alto”. «Ho voluto che fossero loro a rappresentare la memoria di mio padre: ovunque andasse si faveca ricordare», racconta Jodi, il figlio di Stellita.

Il rapporto fra Aldo Stellita e San Giorgio di Nogaro inizia nel 1994 a Lignano Sabbiadoro, quando incontra Simonetta Carri in occasione di un concerto: è un colpo di fulmine i due si sposano nel giro di qualche mese, a Carlino, attorniati da tanti amici e musicisti giunti da ogni dove. Dalla loro unione nasce Jodi: «Il loro è stato un amore perfetto», ricorda il figlio.

Si stabiliscono a San Giorgio, dove Aldo (di Campobello di Mazara, figlio di un siciliano e di un’austriaca cresciuta a Camogli) si trova a suo agio e quì ritorna dopo ogni tour. Ama il paese friulano, forse anche più di Ibiza, dove ha comprato la casa delle vacanze. Quando è in giro per la cittadina Aldo, persona semplice, riservata e con una grande disponibilità verso gli altri, coltiva le sue amicizie ed è molto amato dalla gente della cittadina per la sua genuinità. Poi la malattia e la morte, a soli 50 anni, nel 1998. Viene sepolto a San Giorgio.

Jodi cresce a San Giorgio, ma mantiene sempre rapporti con il gruppo storico dei Matia Bazar (Antonella Rugiero, Piero Cassano e Giancarlo Golzi) e con gli altri artisti che via via hanno sostituito il gruppo originale. «Mio padre – afferma Jodi – ha lasciato un vuoto incolmabile a livello artistico e sentimentale. Nessuno ha sostituito mio padre come basista all’interno del gruppo».

Jodi ha una grande affinità con il padre, ricordando che a 18 anni trovò una lettera scritta dal padre alla madre «e mi accorgo di riconoscermi all’interno delle parole che lui aveva scritto e di viverle».

Il giovane inizia così a scrivere poesie, aforismi, articoli poetici «e teorie legate alla vita», ma anche qualche canzone. Da vita al progetto letterario “il cieco”, «l’insieme dell’arte nella quale mi sono ritrovato a vivere, si è trasformata nella raccolta dei miei pensieri e dei miei sentimenti e sensazioni».

Il tutto è raccolto sul sito “il cieco.altervista.org”. Jodi inizierà a breve la nuova avventura di ristoratore a Cervignano.

Fermi dal 2015, quando il “Capitano” Giancarlo Golzi viene improvvisamente a mancare, i Matia Bazar ripartono. La nuova fase della storia di uno dei più grandi gruppi della musica italiana la scrivono Fabio Perversi (dal 1998 leader e anima dei Matia Bazar), Luna Dragonieri, Piero Marras, Paola Zadra, Fiamma Cardani.

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