I paletti dell’Udc per allearsi con Tondo

Il partito di Casini ha stabilito alcune condizioni per presentarsi alle regionali. Ma c’è chi starebbe per lasciare
Udine 31 genniao 2013 UDC Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco
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PALMANOVA. Alle prossime elezioni regionali l’Udc sarà al fianco di Renzo Tondo. A patto che il candidato presidente accolga il pacchetto di proposte programmatiche targato Unione di centro. A deciderlo è stata ieri sera la direzione regionale del partito che nel corso di un’animata riunione, andata in scena a Palmanova e durata quasi quattro ore, ha confermato la decisione di appoggiare la candidatura Tondo alla presidenza del Fvg, escludendo così l’ipotesi, più volte ventilata, di un’alleanza con il centro-sinistra di Debora Serracchiani.

«La Direzione – ha fatto sapere il segretario regionale dell’Udc, Leonardo Zappalà – ha deciso di chiedere la celebrazione di un congresso nazionale, di cambiare il simbolo dell’Udc sostituendo al nome di Casini la dicitura Friuli Venezia Giulia e di appoggiare il presidente Tondo, a patto – precisa il leader regionale dell’Udc – che le nostre proposte programmatiche vengano accolte». Quali? Zappalà taglia corto: «Le definiremo nel dettaglio lunedì sera in seno al comitato regionale chiamato anche a ratificare la linea dettata dalla direzione».

Un’indicazione viene però dal comitato provinciale di Udine, che alcuni giorni addietro ha definito le priorità programmatiche da portare all’attenzione dell’organo regionale. Tra queste la revisione della legge sulle unioni montane e ancora sulle forme di finanziamento agli enti locali per la realizzazione di opere pubbliche attraverso la creazione di un fondo unico regionale e infine l’approfondimento dei contenuti della Macroregione del nord, che non ha trovato fin qui l’approvazione dell’Udc.

La strada degli scudi crociati si divide dunque inequivocabilmente dal centro-sinistra, ma anche dai montiani, verso i quali Zappalà si dice però disposto al dialogo. Partendo da un punto fermo: «Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta. Se poi vorranno dialogare troveranno la porta aperta anche alla luce del percorso fatto insieme. Non dimentichiamo che abbiamo dato “sangue” – afferma Zappalà riferendosi alle elezioni politiche – e contribuito convintamente per ottenere il risultato che hanno raggiunto».

Tutti d’accordo in seno al direttivo? Non proprio. Anche se va detto che la maggioranza dei dieci componenti del massimo organo politico del partito hanno convenuto nell’opportunità di confermare l’appoggio a Tondo, pur subordinandolo a una verifica programmatica. Tutti, salvo uno: Fabrizio Anzolini, il vicesegretario regionale fedelissimo di Casini, che in coda alla direzione ha espresso la propria contrarietà annunciando un intervento al comitato di lunedì.

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