I pellegrinaggi del Giubileo: in Friuli i luoghi di culto saranno otto
L’arcivescovo di Udine, monsignor Lamba, ha indicato le chiese della diocesi scelte come meta dei fedeli nell’Anno santo
Un invito accorato a «riscoprire il senso profondo del Natale», a ricordare cosa c’è alla base del «frenetico movimento» che caratterizza la marcia di avvicinamento alle festività, e un plauso alla grande dedizione al volontariato in Friuli, a fronte tuttavia della preoccupazione per il mancato ricambio generazionale.
Nel suo messaggio ai fedeli l’arcivescovo di Udine, monsignor Riccardo Lamba, esorta a riflettere su come «attraverso il Bambin Gesù, Dio voglia farci comprendere quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità del suo amore per noi».
E la concomitanza dell’inizio dell’anno giubilare non può che offrire uno slancio ulteriore, un’occasione «per un rinnovamento personale e sociale», ha sottolineato il vescovo presentando, la sua lettera alla comunità e le tante iniziative promosse proprio in relazione al Giubileo, cui papa Francesco darà ufficialmente avvio stasera, alle 19, con la solenne apertura della Porta Santa nella basilica di San Pietro. Nelle diocesi, invece, l’anno santo comincerà il 29 dicembre.
Le otto chiese dell’Anno Santo
Sono otto, in Friuli, le chiese che l’arcivescovo Lamba ha individuato come luoghi sacri di riferimento per il Giubileo, in ossequio all’invito racchiuso nella bolla di indizione, “Spes non confundit”: alla cattedrale metropolitana di Santa Maria Annunziata di Udine si affiancano la basilica della Beata Vergine Maria delle Grazie, sempre a Udine, e la chiesa di Santa Maria della Misericordia, nell’ospedale cittadino; l’elenco comprende poi i santuari di Sant’Antonio da Padova, a Gemona, della Madonna di Lussari, sull’omonimo monte, della Madonna di Castelmonte e della Beata Vergine delle Grazie, a Latisana, e infine la Pieve di San Pietro in Carnia, a Zuglio.
I segni di riconoscimento
All’esterno di ciascuno dei luoghi di culto indicati i fedeli troveranno uno striscione di identificazione della chiesa giubilare; all’interno ci saranno supporti cartacei in cinque lingue per far conoscere la storia del sito e per guidare i pellegrini nella preghiera: i materiali sono stati predisposti con un font “inclusivo”, ovvero ad alta leggibilità, acquistato dall’Arcidiocesi a supporto delle proprie attività pastorali.
«Pellegrinaggio, professione di fede, perdono, carità, riconciliazione, indulgenza, preghiera comunitaria e pastorale»: su questi pilastri, ha ricordato monsignor Loris Della Pietra, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, si fonda un Giubileo, che al pellegrinaggio per antonomasia, quello alla basilica di San Pietro, accosta appunto numerose opportunità locali, per coinvolgere il più possibile le comunità.
I pellegrinaggi
Così sarà anche in Friuli, grazie al programma messo a punto dall’Arcidiocesi e illustrato ieri da don Daniele Morettin, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile. «Da giovedì 24 a domenica 27 aprile – ha elencato – si terrà il Giubileo degli adolescenti, pellegrinaggio a Roma rivolto ai ragazzi di seconda e terza media e allargato al Triveneto: i partecipanti avranno anche l’opportunità di assistere alla canonizzazione di Carlo Acutis.
Quella di Pier Giorgio Frassati, invece, sarà seguita dai giovani, dalla prima superiore ai 30 anni, che aderiranno al pellegrinaggio nella capitale dal 28 luglio al 4 agosto». Dal 26 (o dal 28, a libera scelta) al 30 agosto si svolgerà poi il pellegrinaggio diocesano a Roma, sotto la guida dell’arcivescovo Lamba.
A queste iniziative si uniranno quelle organizzate dalle singole parrocchie o collaborazioni pastorali.
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