I periti del 1965 si ritrovano a cinquant’anni dal diploma

Il diploma è storia di 50 anni fa. E qualche mese.
Era l’estate del 1965 quando i 27 ragazzotti della 5A Malignani si diplomavano periti. Nel pieno a giovinezza e delle belle speranze. Pronti a guadagnarsi il proprio posto nel mondo. A distanza di mezzo secolo, si sono ritrovati a Tarcento per stringersi la mano e, all’ombra di un calice sollevato, fare un primo, parziale, bilancio. «Abbiamo tenuto alto l’onore della nostra terra e della nostra scuola – dice orgoglioso Pierino Nobile, broker assicurativo originario di Fagagna –. Tra noi, che purtroppo siamo rimasti in 21, c’è chi con coraggio porta avanti aziende, chi ha scalato ruoli dirigenziali fino a guadagnarsi un posto da manager, chi ancora si è votato all’insegnamento, alle forze armate, alla finanza».
Tra i diplomati del ’65 ci sono il direttore generale tecnico di Fincantieri, il titolare di una società partecipata dalla Mapei, un generale dell’aviazione militare, già comandante della base Nato di Rimini. «E c’è – tiene a precisate Nobile – Luigi Zuri, il nostro vanto. È stato infatti il primo perito diplomato al Malignani figlio di un perito a sua volta uscito da quella scuola». La cena di classe è stata l’occasione di tuffarsi in vecchi ricordi e per confermare quanto importante sia stato per loro e lo sia ancora per il Friuli l’istituto di viale Leonardo da Vinci. «Ci ha dato solide basi e assieme allo Zanon ha garantito l’humus ideale a far sbocciare realtà industriali del calibro di Danieli e Zanussi». (m.d.c.)
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