I più freddi dell’anno? La realtà smentisce la tradizione popolare sui Giorni della merla

Tradizione vuole che la coda di gennaio sia la più fredda di tutti i giorni dell’inverno. Ma quando le si cala nel contemporaneo, come spesso accade, le convinzioni popolari vengono smentite dai fatti.
È così anche per i “giorni della merla” 2020 che, secondo i dati di Arpa Osmer Fvg, sono stati tra i più caldi degli ultimi anni. Il 29, 30 e 31 gennaio, infatti, le temperature medie registrate nella pianura udinese e pordenonese si sono attestate tra i 6 e i 6,5 gradi. Tre gradi sopra i valori medi della norma del periodo (che dovrebbe essere sui 3°C).
Ma non è certo un’eccezione. Le statistiche, dopotutto, confermano negli anni un andamento altalenante della colonnina di mercurio riferito agli ultimi tre giorni di gennaio. Il database di Arpa Osmer Fvg ha registrato a Udine un valore medio “regolare” per il 2019, mentre l’anno prima “i giorni della merla” erano più caldi, ricalcando le temperature medie registrate nel 2020, nel 2008 o nel 2001. L’inverno più caldo in assoluto, tuttavia, è quello targato 2016, con giornate decisamente più autunnali e temperature sui 7 gradi, mentre a Pordenone per avere il medesimo valore bisogna scendere al 2001.
Decisamente più gelidi, invece, gli ultimi giorni di gennaio del 2017 (media di 1 grado). Ma mai come quelli registrati nel 2010, nel 2005 e, andando più indietro nel tempo, nel 1998 quando le temperature medie del periodo a Udine si erano fermate (è sempre la media) sullo zero. A Pordenone, invece, si è arrivati al grado sotto lo zero nel 2005.
Insomma, non c’è un vero e proprio trend che negli anni giustifichi il detto popolare che fa riferimento ad almeno quattro leggende diverse. Una storia narra della difficoltà di attraversare il Po con un cannone (chiamato Merla) e alla possibilità di farlo solo durante le giornate in cui il freddo è al massimo, approfittando del ghiaccio formatosi sopra il fiume. Un’altra ipotesi racconta che fosse una nobildonna, chiamata De Merli, a voler raggiungere il marito sull’altra sponda del Po con lo stesso sistema.
Una leggenda, ancora, riferisce di una merla e dei suoi piccoli che per ripararsi dal freddo, alla fine di gennaio, si rifugiarono in un comignolo dal quale riemersero il 1 febbraio tutti grigi per la fuliggine (da qui il colore diverso della femmina e dei suoi pulcini). L’ultima, infine, parla di una merla in circa di cibo che, per sfuggire a un cattivo gennaio (di 28 giorni) che le impediva di trovar da mangiare, fece provviste e restò nascosta. Quando uscì si sbeffeggiò del mese, che allora chiese a febbraio 3 giorni per potersi rifare sul volatile con neve e freddo.
Tornando alla realtà, invece, per avere giornate davvero fredde si dovrà aspettare la prossima settimana: tra il 5 e l’8 febbraio, infatti, è previsto un brusco calo (con temperature medie di 2-3 gradi, inferiori alla media del periodo che è di 4°) con giornate di cielo sereno e minime sotto lo zero (in particolare il 5 e il 6).
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto