I proprietari di terreni “protetti” chiedono i piani per l’agricoltura
SEDEGLIANO. Siti di interesse comunitario (Sic): nasce un coordinamento dei proprietari - conduttori dei terreni di aree protette che chiede alla Regione Friuli Venezia Giulia una maggiore tutela per salvaguardare – e non penalizzare – l’agricoltura.
«Da Trieste a Pordenone, passando per Marano, Grado, Medio Friuli area del Tagliamento e Valcanale, non ci sentiamo rappresentati dalle associazioni di categoria degli agricoltori. Siamo soffocati dai vincoli, non riceviamo indennizzi e i piani di gestione sono redatti senza alcun nostro coinvolgimento», osserva Erminio Barna, presidente designato del coordinamento.
Il quale mette in guardia il neoassessore regionale all’agricoltura, Cristiano Shaurli, nei confronti di una non scongiurata infrazione comunitaria.
«Se non saremo ascoltati – aggiunge Barna, eletto assieme a Eleonora Viscardis alla segreteria – ci rivolgeremo direttamente agli uffici di Bruxelles».
Il primo passo ufficiale il coordinamento l’ha mosso nei giorni scorsi chiedendo un appuntamento agli uffici del Servizio paesaggio e biodiversità della Regione Fvg, dove hanno depositato una serie di istanze puntuali per cui chiedono risposta.
I proprietari quindi hanno deciso di unire le forze, stanchi di subire troppi vincoli senza alcuna compensazione, nonostante le norme europee lo prevedano.
A ciò va aggiunto un costante deprezzamento dei propri fondi e il mancato coinvolgimento nella stesura dei piani di gestione delle aree protette.
Problemi annosi con i quali i proprietari - conduttori dei fondi – 60 tra Sic, Siti di interesse comunitario, e Zps, Zone di protezione speciale, pari a circa il 19 per cento del territorio regionale, gran parte del quale in area produttiva – si ritrovano a combattere.
Da Trieste all’area del Pordenonese, passando per Marano Lagunare e Grado, il Medio Friuli e Tarvisio, al comitato di coordinamento dei proprietari - conduttori dei terreni di aree protette hanno aderito le associazioni degli agricoltori del Medio Tagliamento di Pordenone; il gruppo Uomo, natura ed energia, sempre di Pordenone; la Comunanza delle comunelle del Carso di Trieste.
E ancora: il comitato di tutela dell’agricoltura e del suo ambiente - Sic Risorgive dello Stella di Udine; il coordinamento delle proprietà collettive di Marano - Grado di Udine; l’associazione dei consorzi vicinali della Valcanale di Udine; infine, i proprietari del Carso di Trieste.
Fino a oggi sono stati stesi quattro Piani su sessanta, che dovevano essere completati entro cinque anni fa.
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