«I ragazzi che giocano alla guerra? È educativo»
Forni Avoltri, il presidente dei “Falchi della Carnia” difende il softair, la disciplina che simula il combattimento

FORNI AVOLTRI. La notizia dei ragazzi dai 14 ai 17 anni di Forni Avoltri che per “fuggire” ai videogiochi sono stati chiamati a giocare a Softair, definito come “gioco di guerra” da alcuni o “gioco all’aria aperta” da altri ha determinato molte polemiche, sia sui social che nei paesi e anche in chiesa, dove un prete ha censurato questa iniziativa voluta dall’amministrazione comunale. Maurizio Tomat, presidente dei Falchi della Carnia precisa che «Softair è uno sport non violento che si pratica all’aria aperta, che insegna il gioco di squadra, l’orienteering e il rispetto sia degli avversari sia della natura». Il gioco si basa su simulazioni di tattiche militari che propongono storie fantasy con scenari che variano dagli scienziati pazzi passando per zombi fino ad arrivare ad astronavi ed alieni.
«Softair – continua Tomat – si pratica con repliche giocattolo e pone come regola la fiducia: la persona che viene raggiunta dal pallino in plastica, biodegradabile, alzando il braccio si dichiara colpito e si allontana dalla zona dell’azione». «Ero un ragazzo molto timido – ammette Tomat – ora mi confronto con forze dell’ordine, amministratori comunali e genitori che si informano cosa sia il softair. Mi rammaricano i commenti negativi di persone che non sanno cosa realmente sia il softair, soprattutto un sacerdote che durante un’omelia si sofferma su un titolo di giornale senza essersi informato».
«I Falchi della Carnia sono stati presenti con uno stand dimostrativo alla festa della mela di Tolmezzo. Abbiamo partecipato a diverse giornate ecologiche per la pulizia dei campi da gioco, abbiamo creato eventi in Carnia che anno richiamato centinaia di persone anche da fuori regione con conseguente ricaduta economica sul territorio». Non sono mancate anche prese di posizione favorevoli a questa iniziativa che porta i ragazzi a riscoprire la vita all’aria aperta.
(g.g.)
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