I ragazzi della Manzoni: «Così vorremmo piazza Garibaldi»

Udine. Le proposte degli allievi della scuola media ascoltate dagli assessori Pizza e Basana. Via le auto, pensiline per la pioggia e panchine per stare insieme
Udine 30 novembre 2016 piazza garibaldi Copyright Petrussi Foto Press MassimoTURCO
Udine 30 novembre 2016 piazza garibaldi Copyright Petrussi Foto Press MassimoTURCO

UDINE. La “buona scuola”, quella che oltre a insegnare l’italiano e la matematica si sforza di rendere gli allievi consapevoli e partecipi della realtà che li circonda, non è un’utopia, ma spesso, forse più spesso di quanto si pensi, si fa realtà. Certo, ci vogliono idee, energie, tempo e capacità d’ascolto.

Alla scuola media “Manzoni” di piazza Garibaldi ci stanno provando, e grazie al progetto “La scuola che vorrei”, un folto gruppo di allievi dalle prime alle terze, guidato in particolare dalle insegnanti Annamaria Pittino e Cosetta Calchetti, ha potuto ragionare su uno spazio che tutti loro conoscono molto bene, frequentandolo quotidianamente.

Hanno esaminato la piazza così come è adesso (un grande affollato parcheggio su cui veglia la statua dell’eroe) e hanno pensato a come loro, che ogni giorno la attraversano facendo lo slalom tra i veicoli, la vorrebbero.

Un ragionamento che non è fine a se stesso, ma si aggancia alla pianificazione del centro storico che l’amministrazione comunale sta portando avanti per ridurre i rischi e i disagi derivanti dal traffico.

È così che ieri mattina i ragazzi stessi hanno potuto spiegare agli assessori alla mobilità e all’ambiente Enrico Pizza e allo sport e all’educazione Raffaella Basana la loro “idea” di una piazza più a misura di ragazzi e bambini.

Raccolta di firme e vetrine spente: la protesta continua
Udine 29 Novembre 2016. albero acceso Petrussi Foto Press

Hanno osservato i progetti che il Comune ha già messo sulla carta per la viabilità in quel tratto molto caotica nelle ore di punta, con un paio di attraversamenti pericolosi, e poi hanno potuto esprimere le loro idee.

Hanno chiesto «più spazio per noi» i ragazzi, e qualcuno ha azzardato la richiesta di eliminare tutti i posti auto per dare respiro ai gruppi che si formano all’entrata e all’uscita della scuola, c’è poi chi ha proposto una chiusura a fasce orarie della piazza.

Altri hanno sottolineato il problema dell’inquinamento, la scarsa attenzione da parte degli automobilisti in manovra e la poca tolleranza da parte di alcuni (anche pedoni) nei confronti dei vigili che hanno l’arduo compito di regolare il traffico nei momenti di punta.

E poi, passando al lato pratico, la necessità di avere pensiline ampie – con sedili su cui appoggiare gli zaini pesanti e stalli portabiciclette – sotto le quali ripararsi in caso di pioggia, strisce colorate ben visibili che segnalino i percorsi esclusivamente pedonali.

Tutti sono stati ascoltati, per tutti c’è stata una risposta dai rappresentanti dell’amministrazione comunale.

«Abbiamo due ipotesi – ha spiegato l’assessore Pizza – una di minima e una più “audace”: possiamo eliminare due posti auto spostando la fila dei panettoni che c’è adesso per fare più spazio davanti all’ingresso, l’altra invece prevede la riduzione di 14 stalli, così come chiesto dai ragazzi. Vorremmo fra qualche tempo rivedere la bellezza di questa piazza, restituita ai suoi utenti».

Ai giovani studenti – così è stato concordato – ora il compito di presentare al Comune un progetto più puntuale, con soluzioni concrete, entro la fine del quadrimestre.

L’occasione di ieri è stata anche utile a presentare il progetto approvato in giunta e che ha già ottenuto un finanziamento regionale nell’ambito della cosiddette “zone 30”, progetto che per piazza Garibaldi va a rivedere sostanzialmente i punti critici degli attraversamenti pedonali, presentando lo spostamento di due attraversamenti pericolosi (via Crispi e all’uscita di via Battisti, spostati verso il tribunale il primo e verso via del Gelso il secondo) e la creazione di due nuovi passaggi, uno dei quali ciclopedonale di collegamento con via Grazzano.

Misure che comporterebbero la sparizione di altri 9 stalli, un numero non troppo elevato per l’assessore, che nei parcheggi in struttura della zona vede comunque la possibilità di compensazione.

Questo per quanto riguarda la viabilità stradale, ma per la superficie davanti alla scuola il discorso è, come detto, ancora aperto e toccherà ora ai ragazzi, guidati dalle insegnanti, elaborare idee precise su cosa si potrebbe farne per renderla piacevole e utilizzabile al meglio.

Tutto questo nel solco di quel progetto nato nel 2014 con la collaborazione del Comune di Udine grazie a due mamme architetto, Laura Squeraroli e Michela Urban, e nel quale hanno avuto un ruolo importante il Consiglio comunale dei ragazzi, i sei istituti comprensivi, l’Azienda sanitaria e l’Università, come ha ricordato l’assessore Basana, convinta fautrice del progetto.

A seguire l’incontro in aula magna anche il dirigente della “Manzoni” Paolo De Nardo: «Questo giorno - ha osservato rivolgendosi ai ragazzi a conclusione della riunione – ci insegna che si può essere cittadini attivi, fare proposte ed essere ascoltati. È importante fare cose in cui crediamo e che lasciamo a chi verrà dopo di noi».

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