I soci CoopCa beffati anche dal liquidatore

UDINE. Chiesto il fallimento per CoopCa. A distanza di quasi tre anni dall’omologa del concordato preventivo, arriva il colpo di scena che non ti aspetti. Anche perché a sollevare il polverone è il liquidatore nominato dall’assemblea dei soci, Luigino Battiston, rappresentato dal legale pordenonese Loris Padalino.
Motivo? La procedura non sarebbe in grado di pagare i compensi dei liquidatori sociali, appunto Battiston e Giovanni Toffoli. La mossa però ha bloccato i fondi destinati ai beffati della cooperativa carnica: il riparto da 2,8 milioni disposto dalla liquidatrice giudiziale Paola Cella a favore dei creditori chirografari è stato immediatamente sospeso. L’udienza al tribunale fallimentare di Udine è in calendario per mercoledì 12 settembre.
Una vera e propria zappata sui piedi per i soci di CoopCa. Perché il concordato, saldati per intero i creditori privilegiati (per lo più dipendenti), stava dando la precedenza nei pagamenti ai chirografari, vale a dire proprio i librettisti (che hanno giù incassato 1,7 milioni dei 2,8 messi a lori disposizione nel settimo riparto). La strada del fallimento rimetterebbe tutto in discussione, le spese aumenterebbero in maniera esponenziale, e liquidatore e commissario giudiziali avrebbero la priorità, oltre al compenso del curatore.
Il 2 agosto scorso Battiston, attraverso l’avvocato Padalino, ha dato mandato di chiedere il fallimento perché CoopCa non sarebbe in grado di pagare il suo compenso e quello del collega Toffoli, ratificato durante l’assemblea dei soci del 19 settembre 2016. In quell’occasione nell’auditorium della Regione, oltre all’indicazione dei liquidatori sociali, sono stati indicati anche i compensi: 30 mila euro l’anno.
Cifra oggi ritenuta esagerata e, per di più, deliberata senza avere le reali competenze. Infatti, solo una parte dei creditori (i soci appunto) ha ratificato quella decisione, che sarebbe spettata invece a tutte le persone che vantavano degli “avere” da CoopCa.
C’è poi da considerare che la procedura è legata a doppio filo con il processo penale aperto a Udine che potrebbe andare avanti per anni. Quei 30 mila euro perciò potrebbero lievitare in fretta. Dal canto proprio il commissario giudiziale Fabiola Beltramini, nella relazione sullo Stato di attuazione del programma depositata il 1º settembre scorso, è stata esaustiva sull’operato dei liquidatori Battiston e Toffoli.
«I liquidatori attualmente in carica non hanno ritenuto necessario predisporre la contabilità generale della cooperativa, né adempiere ad altri obblighi quali la predisposizione del bilancio – scrive Beltramini –. La contabilità della cooperativa non è più aggiornata dal 27 ottobre 2016. In questa fase l’attività degli organi sociali è limitata agli impegni di carattere civilistico, quali la contabilità e il bilancio, e a quelli di carattere fiscale, essendo l’attività liquidatoria di esclusiva competenza del liquidatore giudiziale (alias Paola Cella, ndr)».
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