«I soldi faranno bene al paese»
PALAZZOLO. Il telefono squilla senza sosta. Le chiamate dei vincitori si alternano a quelle dei giornalisti. Il titolare dell’edicola “Centro”, Rocco Cogoi, non fa in tempo a spegnere il cellulare che un altro squillo risuona. E’ la sua serata. Lui, del resto, è l’artefice di un sistema che ha reso milionarie quaranta persone.
Tutto cominciò una quindicina di anni fa. All’inizio erano circa un centinaio le persone che decisero di tentare la fortuna. Qualcuno, non vedendo vincite immediate, decise di perseguire altre strade. Ma c’è chi resistette. E ogni sabato arrivava in via Roma per versare la propria quota. Una soddisfazione per Rocco. Una gioia senza fine. Anche se rivela che lui tra i milionari non c’è.
«No, purtroppo, io non ho vinto – conferma, mentre stappa una bottiglia di spumante –, però sono felice e spero che questa cascata di soldi faccia bene al nostro territorio e a queste persone soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Significa molto per tutti».
E pensare che l’ha saputo per caso, da un amico che ha visto comparire sullo schermo televisivo le cifre vincenti.
Non c’è tempo per chiedergli altro. L’edicola si è riempita di gente. Di amici, di clienti, di semplici curiosi, di compaesani. Fra di loro c’è anche l’assessore Franco D’Altilia. Si congratula con Rocco e auspica che qualcuno dei vincitori dia almeno una piccola parte dei soldi in beneficenza. «Magari ai servizi sociali del Comune», aggiunge sorridendo.
Congratulazioni arrivano anche dal primo cittadino Mauro Bordin. Il clima è di festa. Si brinda, si scherza, si canta. La fredda notte palazzolese si riscalda dalle voci e dalle risate. Un evento che lascia i più senza parole.
«Cosa vuole che le dica – afferma Antonio –, siamo felici che questa vincita sia avvenuta a Palazzolo. Certo che la dea bendata qui ci vede benissimo! Solo qualche tempo fa una decina di compaesani si erano portati a casa trentamila euro. Già allora avevamo festeggiato, ma in questo caso siamo ad altri livelli».
Pacche sulle spalle, abbracci, occhi colmi di felicità. La sensazione è che fra le persone presenti ci sia più di qualche vincitore. Chissà. Tutti scuotono la testa. «No, non è mia la quota», sottolinea qualcuno. Ma si fatica a credergli.
Intanto, le bottiglie continuano ad essere stappate. Sarà una lunga serata di festa. Una notte dorata. (v.z.)
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