Ideal Standard assente a Roma A Orcenico ritorna il blocco
PORDENONE. Confermate le previsioni peggiori: al tavolo ministeriale per definire l'accordo per la cassa integrazione in deroga non si è presentata nè l'azienda nè la Regione Veneto. <Atteggiamento grave e irresponsabile>, è il commento dei segretari provinciali di Femca Filtcem e Uiltec, partiti da Pordenone nella notte per partecipare all'incontro convocato al Lavoro alle 12.
Immediata la reazione dei lavoratori di Orcenico, che nella serata di ieri avevano rimosso il blocco delle merci, e che si apprestano a ripristinarlo.
L'azienda aveva inviato ieri pomeriggio alle parti sociali e alle istituzioni una lettera con cui chiedeva lo spostamento del tavolo a dopo il 10 febbraio, proprio a causa del presidio che impedisce la libera circolazione delle merci a Orcenico, istituito dai lavoratori per chiedere il ritiro della procedura di mobilità per 450 lavoratori. In serata l'apertura dei lavoratori che si è scontrata contro il "muro" dell'azienda.
«Il nostro timore - fanno sapere i sindacati pordenonesi - è che qualcuno stia lavorando per far saltare definitivamente l’accordo per la cassa in deroga, e questo a beneficio di un altro stabilimento che, se chiudesse Orcenico, vedrebbe garantita la saturazione degli impianti e cancellata la cassa integrazione». Al prezzo, è implicito, di 450 licenziamenti.
Ieri mattina a Orcenico, tolto il presidio dei lavoratori, «ci sono camion che vanno avanti e indietro - spiegano i lavoratori -. Tra tre settimane qui potrebbe non esserci più nulla».
E per evitarlo, ecco il nuovo stop.
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