Ideal Standard, no alle ferie per presidiare la fabbrica FOTO 1 - FOTO 2
PORDENONE. Niente ferie all’Ideal Standard. Per garantire l’efficienza di stabilimento e impianti, ma anche il presidio finalizzato ad evitare ogni trasferimento dei macchinati da Orcenico a Trichiana, domani mattina anche il gruppo di lavoratori che avrebbe dovuto godere delle ferie, si presenterà regolarmente.
Domani, e in tutti i giorni a seguire. «Orcenico non si ferma», è la promessa di operai e sindacati. Già ieri l’attività della fabbrica è ripresa, sia pure con i ritmi ridotti imposti dai contratti di solidarietà.
Ciò non significa che la protesta sia rientrata. Il presidio, infatti, proseguirà; non solo, Cgil Cisl e Uil con i sindacati di categoria Femca Filctem e Uilte, stanno organizzando per mercoledì a Orcenico, dentro l’area aziendale, un’assemblea pubblica alla quale invitare tutti.
In quel “tutti” ci stanno il presidente della Regione Debora Serracchiani con il vicepresidente Sergio Bolzonello, gli assessori e i consiglieri regionali, il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, con giunta e consiglio, i sindaci del Friuli occidentale, il vescovo di Concordia Pordenone, Giuseppe Pellegrini, i parlamentari eletti in provincia e in regione, i dipendenti dell’Ideal Standard di Orcenico con rispettive mogli e mariti e figli, e i cittadini che intendano partecipare.
Una grande assemblea che ha più di un obiettivo: raccontare, dal punto di vista dei lavoratori, il dramma che si sta delineando per lo stabilimento di Orcenico e i 450 dipendenti, e raccogliere l’impegno delle istituzioni, di tutte le istituzioni, per impedire che quella bozza di piano progettata dalla multinazionale, si realizzi.
La data dovrebbe essere quella di mercoledì, si attendono ancora alcune conferme prima della convocazione ufficiale; la sede è l’attuale area a magazzino dello stabilimento di Orcenico, all’interno dell’azienda.
Mancano ancora alcuni dettagli, come l’ora di inizio di questo appuntamento che, salvo sorprese dell’ultimo momento, dovrebbe essere la tarda mattinata. Non è dato sapere se le intenzioni dei sindacati siano note alla direzione di stabilimento che l’altro giorno non ha consentito a persone estranee l’accesso all’area nè di assistere all’assemblea sindacale.
Rileva il mancato rispetto di tutti gli impegni da parte del Gruppo, Luca Ciriani, che rende nota una lettera che Ideal Standard inviò a fine marzo alla Regione, indirizzata allo stesso Ciriani e all’assessore Brandi, in cui «ci assicuravano la presentazione entro fine maggio di un piano industriale, condiviso con lavoratori, istituzioni e sindacati, che avrebbe garantito la presenza dell’azienda nei prossimi anni. Quattro mesi dopo - rileva l’esponente del Pdl - la decisione diametralmente opposta di chiudere Orcenico».
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