Idrocarburi nel Corno: l’emergenza è superata

San Giorgio di Nogaro: è intervenuto un mezzo attrezzato per l’inquinamento Il sindaco soddisfatto: situazione sotto controllo grazie al lavoro di tutti

SAN GIORGIO DI NOGARO. Scongiurato l’inquinamento da idrocarburi del Corno. È stato infatti bonificato il tratto di fiume oggetto dallo sversamento del materiale oleoso: aspirate dal rimorchiatore Spica, mezzo navale attrezzato per la lotta all’inquinamento in mare proveniente da Trieste, le tre chiazze inquinanti. Le operazioni di pulizia si sono concluse venerdì sera, anche se a scopo precauzionale è stato lasciato posizionato materiale assorbente in prossimità della banchina porto Margreth, per prevenire diffusioni di ulteriori residui oleosi, che saranno comunque monitorati.

Come sottolinea il sindaco di San Giorgio di Nogaro, Roberto Mattiussi «un grazie va al comandante della Capitaneria di Porto Marco Tomaino e ai suoi uomini e ai volontari e al coordinatore della Protezione civile di San Giorgio di Nogaro per il tempestivo intervento e per il lavoro sinergico che ha permesso in tempi rapidi di avere la situazione sotto controllo».

La Capitaneria di Porto di Porto Nogaro, coadiuvato dal personale ispettivo della Capitaneria di Monfalcone, unitamente al personale tecnico dell’Arpa di Udine ha proceduto a investigare nel dettaglio le navi presenti in porto al momento dell’evento, che risultano attualmente estranee allo sversamento. Saranno rilevanti gli esiti delle analisi dei campioni prelevati sia in acqua che a bordo delle navi indagate. È stato dunque scongiurato quello che poteva essere un significativo inquinamento ambientale nelle acque del bacino di Porto Margreth e nelle banchine Cimolai e Marcegaglia, a seguito dello sversamenti di giovedì.

Dopo il primissimo intervento contenitivo delle macchie oleose realizzato con il posizionamento di specifico materiale assorbente (“salsicciotti” e fogli assorbenti), resi disponibili dalla Pc di San Giorgio, la Capitaneria di Porto di Porto Nogaro, tramite del Compartimento Marittimo di Monfalcone, ha fatto intervenire sul posto il rimorchiatore Spica. Lo speciale mezzo ha successivamente proceduto ad effettuare dei passaggi negli specchi acquei del bacino di Porto Margreth interessati con degli “skimmer”, mezzi di aspirazione, raccolta e separazione dell’acqua dal materiale oleoso, al fine di completare le operazioni di pulizia. Il rimorchiatore Spica fa parte della flotta di unità costiere che il Consorzio Castalia ha messo a disposizione nell’ambito della Convenzione sottoscritta con il Miur per le attività di difesa del mare ed antinquinamento marino. (f.a.)

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