Il Billy Elliot del Friuli ha un sogno americano
Cervignano: Daniele Tria, 20 anni, è tra i migliori ballerini di breakdance d’Europa «Vorrei trasferirmi negli Stati Uniti, a New York, per insegnare in una scuola»

CERVIGNANO. Ha 20 anni e un grande sogno nel cassetto: vivere di danza, la sua unica e grande passione. Per farlo è pronto a volare in America, a New York. Nel futuro di Daniele Tria, cervignanese doc, c’è la breakdance. Poter ballare e insegnare è l’obiettivo del giovane “Billy Elliot” friulano, che, recentemente, al campionato europeo Ido (International dance organization) di breakdance, in Polonia, è arrivato quinto. È stato l’unico italiano a raggiungere un buon piazzamento. A Cervignano è stato accolto trionfalmente.
«Fin da quando ero piccolo mi hanno sempre affascinato gli spettacoli degli acrobati circensi – racconta Daniele – . All’età di 5 anni ho cominciato a frequentare una palestra di ginnastica artistica. A 6 anni sono rimasto letteralmente folgorato nel vedere esibirsi quello che poi è diventato il mio maestro di breakdance, Raffaello Titton. Ricordo che, mentre lo guardavo ballare, pensavo “un giorno voglio diventare come quel signore”. Raffaello, all’epoca, era solo un ragazzino e ancora non insegnava. Ho continuato con la ginnastica artistica e finalmente, a 11 anni, abbiamo scoperto che Raffaello, nel frattempo, aveva iniziato a insegnare alla scuola di danze sportive Olimpia. Ovviamente mi sono subito iscritto».
Da quel giorno, Daniele ha collezionato importanti vittorie, ai campionati regionali, interregionali e italiani. Grazie all’aiuto della direttrice della scuola Olimpia, Serena Nicola, il giovane ballerino è cresciuto. «Questa scuola non insegna soltanto a ballare – dice – , ma anche a diventare uomini e donne responsabili. Grazie a Serena, Raffaello ed Erika ho iniziato a insegnare breakdance a Cervignano e anche in una palestra di Gradisca. Ora mi sto allenando per i campionati assoluti a Rimini. Mi serviranno per le qualificazioni ai mondiali e agli europei. Quello che mi piace della danza è che mi permette di esprimermi e di essere me stesso. La breakdance, in particolare, mi consente di creare sempre qualcosa di nuovo. Ho ancora un sogno nel cassetto: trasferirmi in America, a New York, dove è nata la breakdance, per insegnare in una scuola. Non l’ho ancora detto in famiglia, sarà una sorpresa».
Daniele abita a Cervignano assieme a mamma Emilia e alla sorella Valentina. «Credo che la storia di mio figlio – commenta orgogliosa Emilia – possa essere un esempio per tutti quei ragazzi secondo i quali a Cervignano non c’è nulla da fare se non stare sulle panchine a bere una birra o a fare qualche danno. Ci sono molte associazioni che offrono la possibilità di crescere. Non è importante quante medaglie si portano a casa. Ciò che conta davvero è impegnarsi in qualcosa, con passione e determinazione».
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