Il bollettino di venerdì 27 novembre: +864 casi in regione, 35 i decessi. Positivo il parroco del Bearzi

Aggiornamento ore 21. La conferma: il Fvg resta in zona arancione
Il Friuli Venezia Giulia rimane nella fascia arancione. Anticipata stamattina dal governatore Massimiliano Fedriga la decisione è confermata dall'ordinanza alla firma del ministro alla Salute Speranza che non modifica la decisione precedente. Il presidente della Regione nel suo messaggio aveva anche sottolineato che «se le statistiche continueranno a migliorare, con il nuovo Dpcm la Regione tornerà in zona gialla: una condizione che, numeri alla mano, sarebbe già realtà, ma che, ai sensi dell'ultimo decreto, necessita di 14 giorni per diventare esecutiva». Perché «secondo i dati attuali saremmo già in zona gialla, ma il miglioramento dovrà durare per le prossime settimane e se ciò avverrà, col 3 dicembre ovvero col nuovo Dpcm potremmo diventare effettivamente zona gialla».

Aggiornamento ore 19. Positivo il parroco del Bearzi a Udine, sospese le messe
Il parroco del Bearzi è risultato positivo al coronavirus e sta completando il periodo di quarantena nella struttura di via don Bosco. Anche gli altri salesiani entrati a contatto con il contagiato sono in isolamento, così come previsto dalle norme sanitarie anti-Covid, e così non c’è nessuno che può celebrare le messe – feriali e festive –, che sono state sospese fino al 7 dicembre, come recita un avviso affisso alla porta della chiesa. Qui il dettaglio.

Aggiornamento ore 18. Tra i morti anche una donna di 57 anni

La Regione ha diramato nel tardo pomeriggio di venerdì 27 novembre i dati dettagliati del bollettino quotidiano sull'andamento dell'epidemia da coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Tra i deceduti anche una donna di 57 anni originaria di Castions di Strada. Qui il dettaglio.

Aggiornamento ore 17. Domani tamponi a Sutrio e Valcellina. 
Prosegue l'attività organizzata dalla Protezione civile Fvg, in collaborazione con le tre Aziende sanitarie regionali e i Comuni interessati, di esecuzione dei test rapidi antigenici alla popolazione residente nelle zone del Friuli Venezia Giulia colpite più intensamente dall'ondata pandemica da Covid-19. Ecco tutti i dettagli. 

Aggiornamento ore 15.30. Il bollettino. Torna a salire il numero dei decessi in Friuli Venezia Giulia. Secondo il bollettino della Protezione civile sono 35 le vittime registrate nelle ultime 24 ore, la maggior parte in provncia di Udine.

Ancora sopra gli ottocento i nuovi casi di contagio (+864) su 7.284 tamponi processati. Risale, seppur di poco, anche l'indice di positività che si attesta sull'11,8%. Invariata la situazione nelle terapia intensive: 55 posti letto occupati, 594 i ricoveri negli altri reparti. Qui il bollettino completo.

Fedriga: "Ho sentito Speranza, i dati sono in miglioramento. Verso la zona gialla il 3 dicembre"

Aggiornamento ore 13.30. Conte: molte Regioni cambiano area di rischio.Il report settimanale sullo stato dell’epidemia è ormai quasi sul tavolo. Non a caso, intervistato dal Tg5, il premier Giuseppe Conte spiega che «domani è una giornata importante». Importante perché, prosegue, «mi aspetto un Rt nazionale all'1, sarebbe un un segnale importante, e che molte regioni che sono rosse diventino arancioni o gialle. Questo significherebbe misure meno restrittive per i cittadini».

Certamente però, insiste, «è necessario fare ancora sacrifici, non possiamo abbassare la guardia, sarà un Natale diverso, ma non possiamo ritrovarci con alto numero di decessi e con un nuovo stress sulle strutture sanitarie». Sul tema, inbvece, maggioranza-opposizione Conte spiega che «oggi non ha rischiato Conte, perché le forze di maggioranza sono ben coese e salde e non ha rischiato il cavaliere Berlusconi». E aggiunge di essere lieto «di questa giornata, avevo dichiarato che il tavolo di confronto sarebbe rimpasto sempre aperto all'opposizione. Auspico che questo dialogo nel rispetto dei ruoli - la maggioranza deve sostenere il governo, l'opposizione deve dare il suo contributo critico - ci sia. Questo contributo critico dell'opposizione fa bene al Paese». Le parole del premier. 

Aggiornamento ore 11.30. Fedriga: Ho sentito Speranza, escludiamo zona rossa.  "Ho sentito per le vie brevi il ministro Speranza, che mi ha confermato, anche alla luce delle rilevazioni nazionali, il miglioramento dei dati in Friuli Venezia Giulia.

Questo comporta che ogni ipotesi di passaggio in zona rossa sia esclusa. Inoltre, se le statistiche continueranno a migliorare, con il nuovo Dpcm la Regione tornerà in zona gialla: una condizione che, numeri alla mano, sarebbe già realtà, ma che, ai sensi dell'ultimo decreto, necessita di 14 giorni per diventare esecutiva".

Lo annuncia il governatore Massimiliano Fedriga, al termine di un confronto avuto stamane con il Ministero della Salute. Qui le parole del governatore.

Coronavirus, la situazione in Friuli Venezia Giulia. Il monitoraggio settimanale in cinque grafici, calo netto dell'Rt

Aggiornamento ore 11.15.  Miozzo (Cts): «Piste da sci chiuse ovunque o fallisce il sistema europeo»
«Se aprono le piste sciistiche in altri Paesi è un fallimento del sistema europeo. Tutti devono essere prudenti, per il bene di tutta la popolazione e non dell'Italia». Così Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico su Radio Capital. E sul primo calo delle terapie intensive — ha aggiunto — «non è ancora un bicchiere mezzo pieno, perché ci sono comunque 4mila persone in terapia intensiva. L'ottimismo deve essere prudente, si vede la luce in fonda al tunnel, ma il tunnel è molto lungo». A proposito di vaccino ha sottolineato come «le grandi compagnie farmaceutiche sono nella parte finale di una corsa scientifica mai vista nella storia della medicina, una corsa molto ricca, nel senso che si vedranno i risultati anche dal punto di vista del business». Ultima battuta sulla Calabria: «Io commissario in Calabria insieme a Gino Strada? No comment, io non smentisco niente. Posso solo dire che voglio molto bene a Strada, abbiamo lavorato molto bene insieme».

Aggiornamento ore 11. Le ultime vittime in Fvg. Giovedì 26 novembre in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 814 nuovi contagi (il 10,67 per cento dei 7.626 tamponi eseguiti) e 26 decessi da Covid-19. Storie di persone, anziani perlopiù, che hanno incarnato l'operosità tipica del friulano: il carrozziere, il meccanico, ma anche il volontario e lo sportivo, fondatore di una società calcistica del Pordenonese.

I decessi legati al Covid-19 in Fvg complessivamente ammontano a 741, con la seguente suddivisione territoriale: 291 a Trieste, 262 a Udine, 161 a Pordenone e 27 a Gorizia. Ecco chi sono le ultime vittime in Friuli.

Aggiornamento ore 10. Più test rapidi nelle case di riposo. Più test rapidi nelle case di riposo con l'obiettivo di individuare, con velocità, eventuali casi positivi e quindi bloccare la diffusione del contagio. Al contempo, necessità di una maggiore collaborazione tra strutture e dipartimenti di prevenzione per rendere più agile la catena di dialogo e quindi di comunicazione del responso.

Sono questi solo alcuni degli elementi che il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi ha proposto ai rappresentanti degli enti gestori delle strutture per anziani. Qui l'approfondimento.

Aggiornamento ore 9. Giovedì 26  in Fvg 814 nuovi contagi, 26 decessi in Fvg. Giovedì 26 novembre in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 814 nuovi contagi (il 10,67 per cento dei 7.626 tamponi eseguiti) e 26 decessi da Covid-19. Delle nuove positività odierne, 104 afferiscono a test pregressi eseguiti in laboratori privati dall'11 al 24 novembre. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 27.099, di cui: 6.569 a Trieste, 11.739 a Udine, 5.134 a Pordenone e 3.323 a Gorizia, alle quali si aggiungono 334 persone da fuori regione. Qui il bollettino completo.

Aggiornamento ore 8. In Fvg aderiscono ai tamponi rapidi il 51% dei medici di base. Il tampone dal medico di famiglia ha fatto flop. In teoria poco più di un assistito su tre ha oggi la possibilità di bussare alla porta del proprio dottore per farsi fare un tampone rapido.

Nella realtà in molti casi quel 38% di loro che ha dato la disponibilità a farli non è ancora passato dalle parole ai fatti, aspettando che la propria Asl gli indichi un luogo più sicuro del proprio studio dove “tamponare” i propri pazienti, senza rischiare di infettare chi è in sala d’attesa per curare altri malanni. Così a un mese dalla firma dell’accordo tra la principale sigla di categoria, la Fimmg e la Sisac, l’organismo delle Regioni che regola la convenzione dei medici di base si è ancora punto e a capo. Il report completo.

Aggiornamento ore 7. La situazione nel Pordenonese. Quattro morti, positivi oltre quota 5 mila, da inizio pandemia, e pazienti in attesa di ricovero con i posti letto finiti e un’attesa sfibrante nella notte. Ancora sotto pressione i reparti Covid dell’ospedale cittadino, mentre l’AsFo (Azienda sanitaria Friuli occidentale) ha annunciato un piano di assunzioni di medici e infermieri. Qui il punto.

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