Il “buco” della Pro Sacile finisce sul tavolo del sindaco

Il tesoriere Alberto Mattesco ha scritto una lettera elencando i mancati pagamenti Non solo l’Iva non versata, anche fornitori mai pagati. Il giallo dei biglietti della Sagra

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I “buchi” nei vecchi bilanci Pro Sacile sono finiti sul tavolo del sindaco Carlo Spagnol: omessi nei conti anche i ricavi dei biglietti della Sagra dei osei e gli incassi nel chiosco enogastronomico.

Una voragine che aumenta i debiti con l’Iva non pagata, nel 2014 e 2016, alcuni conti con i fornitori mai saldati dalle precedenti gestioni. Un’eredita pesante che sbilancia i conti.

«Caro sindaco Carlo Spagnol –, scrive il tesoriere Alberto Mattesco – presentiamo gli accertamenti condotti dall’Agenzia delle entrate sul mancato pagamento dell’Iva 2014, 2016 e altre omissioni pesanti». Il tesoriere Pro e la presidente Lorena Bin hanno scelto la strada della trasparenza. «Valuteremo con il nostro avvocato le modalità percorribili – aggiunge Mattesco – per rivalersi su chi ha causato questi “buchi” nei bilanci. La Pro Sacile, da quando è presidente Lorena Bin, non è nuova al ricevimento di solleciti per posizioni debitorie contratte nella gestione precedente».

«Nel corso del 2018 sono stati saldati oltre 38 mila euro di debiti dell’esercizio precedente e sono emersi oltre 18 mila debiti non iscritti a bilancio – rendiconta Mattesco –. Per fare fronte alle numerose posizioni debitorie, la Pro Sacile ha acceso un mutuo di 70 mila euro. Circa 20 mila sono stati subito impegnati per estinguere un mutuo precedente, riducendo la disponibilità effettiva del nuovo mutuo a 50 mila».

Di questo rapporto finanziario è garante con il proprio patrimonio personale la presidente Bin. «Il mutuo sarà rimborsato entro settembre 2023 – assicurato il tesoriere della Pro –. Mediante il pagamento di rate semestrali di 10.500 euro».

Nel 2019 la Pro ha saldato oltre 9.600 euro di debiti del 2017, riducendo a poco più di 8 mila euro l’esposizione per debiti della gestione precedente. «Poi è emerso un fido acceso nel 2014 in negativo per più di 12 mila euro – è un’altra sorpresa –. Abbiamo estinto un finanziamento acceso nel 2014 per 30 mila euro»

Il “buco” dell’Iva non pagata nel 2014 e 2016 è stato scoperto qualche mese fa. «Omesso il versamento dell’Iva anche per il quarto trimestre dell’esercizio 2017 pari a 7.489 euro – è la verifica di Mattesco –. Restano infine da effettuare i versamenti per il terzo e il quarto trimestre 2018: 930 e 8.252 euro».

A gennaio la Pro ha acceso nella filiale sacilese Banca della Marca un nuovo mutuo. «A copertura delle imminenti scadenze nei confronti dell’Agenzia delle entrate – conclude Mattesco – e delle numerose altre posizioni debitorie. La prima violazione 2014 è relativa a un omesso versamento Iva: 14.615 euro da pagare invece di 10.490 euro». Poi si aggiungano le sanzioni. «La seconda violazione è relativa alla mancata tenuta dei registri Iva e la terza è relativa all’Ires. Nel 2016 l’accertamento è ancora in corso, ma si prospettano ali 7mila euro da pagare». —



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