Il centro storico che scompare: case fatiscenti e allarme piccioni

Centri storici abbandonati e case pericolanti invase da migliaia di piccioni: un problema che interessa da vicino anche Sedegliano. Ma, come altrove, il Comune non ha fondi a disposizione per intervenire sul privato e i proprietari non hanno i soldi (o l’intenzione) di intervenire. «I nuovi amministratori - dichiara il vicesindaco Maurizio Rinaldi – dovranno affrontare questo problema, perchè c’è la necessità di un intervento sia normativo che economico da parte della Regione o dello Stato, visto che non è un problema su scala comunale, ma regionale. L’amministrazione comunale di Sedegliano è intervenuta nella frazione di San Lorenzo, dove l’instabilità strutturale di un’abitazione semiabbandonata ha richiesto il blocco temporaneo della circolazione. «La strada - spiega Rinaldi - si trova a fianco della chiesa della frazione, è una via di scorrimento utilizzata non solo da residenti. Per motivi di sicurezza si è deciso di deviare il traffico su un’altra corsia, più a sud, verso Codroipo, in attesa di una soluzione. Ma non è l’unico caso».
Altro problema legato alle case abbandonate è quella che, numeri alla mano, può essere indicata come una vera e propria invasione di piccioni. «I proprietari - prosegue Rinaldi -, il più delle volte non residenti, non denunciano alle autorità queste situazioni di degrado, che invece sono pericolose, non agevolando l’eventuale azione di bonifica degli enti competenti. Casa Berghinz è uno di questi casi, un palazzo storico che si trova all’angolo di via Udine e via Martiri della Libertà a Sedegliano, non abitato da decenni: sul tetto si raccolgono e albergano migliaia di piccioni».
E la sera “nuvole di colombi” si rifugiano in un altro luogo abbandonato, nelle immediate vicinanze dell’istituto comprensivo, poco distante: l’area interessata è quella dove sorgeva un’azienda chiusa da anni. E sono tanti i cittadini che fanno notare come sia ormai impossibile camminare sui marciapiedi all’inizio di via Udine per lo spessore raggiunto dagli escrementi dei volatili. «Negli ultimi anni – conclude il vicesindaco – i residenti nel centro storico hanno preferito costruire nuove abitazioni in periferia o nei paesi vicini piuttosto che ristrutturare i vecchi fabbricati». —
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