Il comandante Alfa si racconta

Latisana: incontro con il fondatore del Gis, venerdì sera, al teatro Odeon

LATISANA. Una vita vissuta nell'ombra, privato di un'identità per servire lo Stato, combattendo l'eversione e la criminalità e in questo modo proteggere le persone.

Poco più che ventenne è scelto assieme ad altri quattro colleghi per formare il Gis il reparto speciale dell'Arma dei Carabinieri creato per contrastare il terrorismo degli anni di piombo e compiere missioni ad alto rischio, per liberare ostaggi e catturare pericolosi criminali.

Ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa da allora è costretto a indossare il mefisto nero, un passamontagna che permette di incrociare solo i suo occhi, lo specchio dell'anima di un persona che crede nella lotta per la libertà e la democrazia al servizio delle istituzioni.

Occhi che raccontano di una vita straordinaria anche se vissuta nell’ombra e confermata da un curriculum di tutto rispetto.

Venerdì sera alle 20.30 il Comandante Alfa sarà a Latisana, per un evento a ingresso libero organizzato al teatro Odeon dal Lions Club di Lignano Sabbiadoro e presentato dal giornalista Gigi Di Meo.

L'identità del Comandante Alfa continua a restare segreta ma da qualche tempo lui ha deciso di raccontare la sua esistenza nell’ombra in alcuni libri autobiografici e proprio l'ultimo, uscito solo da alcune settimane, “Missioni segrete” sarà fra gli argomenti in scaletta venerdì sera.

Pagine nelle quali il Comandante Alfa rievoca le missioni segrete svolte nei Balcani per conto del Tribunale dell’Aja, nei Balcani, alla ricerca di criminali di guerra, le operazioni “sommerse” compiute in Italia, la cattura e la consegna alle autorità britanniche dei terroristi autori della strage di Lockerbie nel 1988, con l'esplosione del Boeing 747 della Pan Am.

Il Comandante racconterà anche la vita misteriosa e nascosta degli agenti che hanno difeso il popolo italiano dal 1978 a oggi e delle su esperienze come addestratore di scorte e reparti speciali in diversi Stati esteri.

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