Il Comitato per il Tagliamento contro il nuovo ponte di Dignano

La presidente: incredibile che i sindaci accettino la proposta dell’assessore all’ambiente del Fvg

Lucia Aviani

SAN DANIELE. Le opere di recente prospettate per la messa in sicurezza del corso del Tagliamento non convincono affatto il Comitato Assieme per il Tagliamento, che «ha seguito con attenzione e apprensione – esordisce la presidente dell’organismo, Franca Pradetto – l’illustrazione del nuovo progetto del ponte di Dignano, che raccordandosi alla bretella di Barbeano migliorerebbe la viabilità della strada 464».

«Non entriamo nel merito dello specifico punto, soffermandoci invece – prosegue – sulla possibilità che il ponte contribuisca (non si capisce con quali opere aggiuntive) a laminare le piene del fiume. Non possiamo non rilevare, per l’ennesima volta, la scarsa lungimiranza e memoria della politica.

La Regione – chiarisce – ha certamente agli atti lo “Studio idraulico finalizzato a una corretta pianificazione degli interventi e dei lavori di manutenzione in alveo del fiume Tagliamento”, finanziato dalla Regione stessa nel biennio 2005-2007 e commissionato anche dai Comuni rivieraschi del Medio Tagliamento, Dignano, Spilimbergo, San Daniele, Ragogna e Pinzano.

Le conclusioni dell’autorevolissima società ingegneristica olandese Delft Hydraulics furono categoriche: molto minore, si sostenne, sarebbe l’impatto di opere sul basso Tagliamento con paratie di deflusso verso i campi coltivati nelle golene e pieno ripristino del canale Cavrato, nonché con l’innalzamento del ponte ferroviario e il rafforzamento degli argini. Interventi, questi, ritenuti efficaci per ridurre la portata in caso di piene e il conseguente rischio idraulico».

Agire sul medio corso del Tagliamento, al contrario, «è inutile e dannoso, posto che – rileva il Comitato – il letto ampio rappresenta una cassa di espansione naturale».

«Sembra quindi incredibile – conclude Pradetto – che oggi i sindaci accettino pedissequamente la proposta dell’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro.

Considerata anche l’estrema rilevanza naturalistica del fiume, urge un incontro chiarificatore con la popolazione, in cui sono illustrati con precisione gli interventi abbozzati, che a nostro parere saranno ben poco efficaci per garantire la sicurezza e che comprometteranno invece irreparabilmente l’incomparabile valore ambientale del Tagliamento».

Un quadro d’insieme sulle progettualità in fieri per il contenimento del rischio idrico era stato appunto fornito nelle scorse settimane agli amministratori dei Comuni situati lungo l’asta del fiume dall’assessore Scoccimarro, in una riunione ad hoc: e per quanto riguarda le municipalità della Collinare, che ora attendono di conoscere il programma nei dettagli, si era colto compiacimento per il fatto che la tanto contestata ipotesi della strettoia di Pinzano – su cui i centri della zona avevano sempre manifestato piena contrarietà – risulti ormai superata.

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