Il Comune di Spilimbergo vuole introdurre le zone a 30 chilometri orari
SPILIMBERGO. Incrementare la sicurezza dello spazio dedicato alla mobilità, con particolare attenzione alle fasce vulnerabili della popolazione, ridurre l’incidentalità in aree urbane a rischio, attuare un riequilibrio tra lo spazio dedicato al traffico motorizzato e quello dedicato alla mobilità pedonale e ciclabile, ma anche ridurre le emissioni inquinanti e acustiche. Questi sono alcuni dei principali obiettivi delle “zone 30” che, dopo il successo ottenuto in altri Paesi europei, stanno conquistando anche le municipalità del Friuli Venezia Giulia, tanto che la Regione ha pubblicato un bando che mette a disposizione un milione 100 mila euro di contributi per la realizzazione di nuove zona a velocità “più che ridotta”: 30 orari invece di 50 nei centri urbani.
Un’occasione che il Comune di Spilimbergo vuole perdere, decidendo nel corso dell’ultima riunione di giunta di affidare all’ingegner Luca Mascherin, già estensore del Piano del traffico comunale, l’incarico di preparare un progetto di “zone 30” da presentare in Regione in modo da poter partecipare al bando e quindi avere l’opportunità di concorrere alla ripartizione dei fondi previsti. Nei propositi dell’esecutivo Francesconi c’è quello di attingere ai fondi per almeno 150 mila euro. «Soldi che vorremmo investire – chiarisce il primo cittadino – in particolare per mettere in sicurezza aree prossime al centro storico come via Corridoni, via Udine e via San Francesco, ma anche via Santa Chiara, rispondendo alla domanda di sicurezza che ci viene posta dai residenti, soprattutto pedoni e ciclisti».
Sarebbero così esauditi, almeno in parte, i desideri contenuti in un progetto posto all’attenzione della giunta dal giovane consigliere del Pd Giulia Oblach sul tema “Mobilità e sicurezza stradale per gli utenti vulnerabili”, contenente tutta una serie di indicazioni utili alla risoluzione di alcune criticità con cui si possono scontrare gli utenti deboli della strada.
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