Il Comune di Udine promette: «Friuli Doc si farà e sarà un'edizione speciale»

L’assessore Franz: coinvolgeremo tutti gli operatori economici. L’idea è quella di dare più spazio alle botteghe artigiane
Udine 5 Settembre 2018 conf st friuli doc Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
Udine 5 Settembre 2018 conf st friuli doc Agenzia Petrussi foto Massimo Turco

UDINE. Il Comune di Udine vuole organizzare Friuli Doc. Dopo aver rimandato ogni decisione per valutare l’evolversi dell’emergenza coronavirus, l’assessore ai Grandi eventi Maurizio Franz è intenzionato a confermare la kermesse del gusto in programma dal 10 al 13 settembre.

Un’edizione, però, molto diversa rispetto al recente passato, come spiega lo stesso Franz: «Baderemo meno ai numeri per dare più qualità all’evento. L’edizione 2020 potrebbe diventare un modello di nuovo Friuli Doc, con più spazio per le attività economiche e artigiane presenti in città».

L'altra mattina l’assessore ha convocato a palazzo D’Aronco tutti i soggetti interessati all’organizzazione: le categorie economiche (non solo Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna ma anche Coldiretti), l’Università di Udine, le Pro loco e i rappresentanti dei borghi per capire le intenzioni di tutti.

«Ora i tempi sono maturi per prendere una decisione – assicura Franz – ma non vogliamo scegliere da soli, ma insieme agli stakeholder».

L’assessore è convinto che riuscire a confermare Friuli Doc costituirebbe un segnale forte di rinascita per tutta la città: «Nessuno può fare previsioni a lungo termine sull’andamento della pandemia – ammette – ma se le condizioni resteranno quelle attuali, o se miglioreranno ancora, credo sia opportuno non tirarsi indietro.

Friuli Doc ha sì una valenza sociale, ma ne ha soprattutto una economica per gli operatori della città, costituendo un vero e proprio volano per l’economia locale. Per questo non abbiamo voluto dire no a priori. Va fatto un ragionamento approfondito prima di prendere una decisione finale».

Dipendesse solo da Franz, quindi, Friuli Doc si farebbe al 100 per cento. Ma l’ultima parola spetta agli operatori. Venerdì avranno modo di dire la loro.

«La nostra idea è di dare più spazio alle botteghe artigiane, quelle che ogni giorno alzano le serrande nei borghi cittadini. Pensiamo a un’edizione della kermesse più calibrata sulla città, con numeri più contenuti ma con una nuova parola d’ordine, la qualità. Senza dimenticare – precisa – che tutti dovranno dimostrarsi responsabili per garantire il distanziamento sociale».

Sulla presenza di austriaci e sloveni, Franz chiude così: «Valuteremo, ma per noi la loro partecipazione è importante non solo per il mantenimento dei buoni rapporti di vicinato, ma anche per la promozione dell’evento al di fuori dai confini regionali».

Restando in tema enogastronomico, martedì 23 giugno è stata confermata la partecipazione di Despar a “Udine sotto le stelle”. A partire da questo fine settimana, il truck dell’azienda sarà presente in via Aquileia (nei week-end successivi il mezzo si sposterà nelle altre vie coinvolte) proponendo una serie di degustazioni di prodotti del territorio. L’appuntamento è per sabato 27, dalle 11.30 alle 13 e dalle 17.30 alle 19. —

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