«Il concetto “attacca e uccidi” è nella natura degli amstaff»



«Il cane non è una moda: non si deve scegliere una razza anziché un’altra perché è il trend del momento. Esistono oltre 600 razze di cani, la maggior parte delle quali “create” dall’uomo: Ce ne sono alcune in cui determinate caratteristiche sono più accentuate. È il caso degli amstaff, che intrisi dentro di sé hanno due concetti: attacca e uccidi. È la loro natura, ma se educati nel modo corretto – come ogni tipo di cane – possono convivere con gli esseri umani, anche se la loro natura, evidentemente, rimane».

Daniela Castellani da vent’anni rieduca cani aggressivi, animali violenti che accoglie nel suo centro cinofilo “Lupo Nero”, a Fagagna: mediamente ne segue trecento l’anno. Castellani è istruttrice cinofila riconosciuta Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana), specialista in problemi comportamentali dei cani.

Nel cercare di capire quanto accaduto venerdì pomeriggio, parte da un concetto. «Un cane come un amstaff può cambiare prospettiva in pochi secondi – dice –: ovvero, chi gli è davanti può passare dall’essere leader a vittima in un battito di ciglia. Se diventa vittima, possono accadere drammi come quello avvenuto a Brugnera. La prima cosa che bisognerebbe comprendere è che tipo di rapporto avesse la vittima con gli animali che lo hanno ucciso: per loro era una presenza abituale, familiare, oppure un uomo che vedevano di tanto in tanto?».

Rieducare i cani aggressivi è la missione – prima ancora che professionale di vita – di Castellani, ma su un concetto è chiara: «Un cane che attacca l’uomo o altri animali deve vivere isolato. So che dicendo una cosa simile mi attirerò molte critiche, ma la ritengo l’unica soluzione possibile per determinate situazioni».

Spesso, secondo l’esperta, non si comprende quanto sia fondamentale il modo in cui si educa un cane, gli strumenti di vita che si mettono a sua disposizione. «Serve il giusto equilibrio tra dolcezza e fermezza – sottolinea –: se una componente prevale marcatamente sull’altra, l’animale non sarà mai del tutto sereno perché non sarà cresciuto nel modo giusto».

Infine, una considerazione sulle razze. «Cani di una certa portata come amstaff, rottweiler, pitbull e altri vanno scelti con attenzione, in base anche alle proprie propensioni e caratteristiche personali. Servono un’accurata socializzazione, un corretto inserimento, vanno gestiti con attenzione in spazi adeguati e anche di contenimento. Mai lasciare bambini e persone fragili da sole alla presenza di certi tipi di cani, soprattutto senza la persona di riferimento dei cani stessi». —





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