Il Consorzio universitario trasloca a palazzo De Grazia

Scaduto il contratto di locazione della sede storica che si trovava in via Morelli Locali concessi in comodato gratuito. Manutenzione da 2,1 milioni al “Lenassi”
Francesco Fain

Francesco Fain

Due piccioni con una fava. Valorizzare un palazzo storico, dando, nel contempo, risposta a un ente che doveva morire ma è vivo e vegeto.

Parliamo del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia che, in grande silenzio, è emigrato dalla sede storica di via Morelli a palazzo De Grazia, in via Oberdan. Il tutto in “comodato gratuito”. Al momento, ancora non c’è una tabella definitiva che annunci la sua presenza nella nuova location ma è stato affisso un cartello provvisorio sulla porta della storica dimora. «L’operazione - spiega l’assessore comunale all’Università, Chiara Gatta - si è già concretizzata con il trasloco dell’ufficio del presidente Lazzeri e dei dipendenti. I locali si trovano nella parte interna del palazzo e il Consorzio non dovrà pagare alcun affitto. Si tratta di spazi ampi e, comunque, autonomi rispetto alle altre attività svolte all’interno dell’edificio».

Il contratto di locazione precedente era scaduto e la Camera di commercio della Venezia Giulia aveva manifestato la volontà di non sottoscriverne uno nuovo, avendo necessità di quelle stanze. Lo si evince da una delibera della giunta comunale con la quale si dà il via libera al trasferimento degli uffici del “Consunigo”. Nella stessa documentazione si rammenta anche che il Comune di Gorizia, con il passare del tempo e a seguito della soppressione ex lege della Provincia, detiene oggi il 90 per cento delle quote consortili. Il restante 10% è rimasto nelle mani dell’ente camerale.

La scelta di palazzo De Grazia è arrivata dopo ripetuti approfondimenti e sopralluoghi: quella sistemazione è stata ritenuta la più idonea, vuoi per il prestigio dell’immobile, vuoi perché si trova in pieno centro e non lontano, ad esempio, dalla sede goriziana dell’Università di Udine. Nell’operazione è stato fatto valere un parere della Corte dei conti del Molise datato 2017 secondo il quale «la concessione di un immobile in comodato d’uso gratuito non determina alcun danno patrimoniale per le finanze del Comune nella misura in cui il mancato introito del corrispettivo (ovvero del canone di locazione) viene, comunque, compensato dall’utilità sociale conseguita dall’ente locale o dalla comunità amministrata».

È altrettanto vero che il Consunigo ha dovuto farsi carico integralmente del costo per il traloco e per l’arredo mentre a carico dell’amministrazione comunale c’era soltanto il fatto di «rendere liberi e disponibili i locali, oltre a verificare tutta l’impiantistica».

Non è l’unica novità riguardante il patrimonio comunale perché, grazie a un’altra delibera giuntale, è stato dato il via libera al progetto di fattibilità tecnica e economica del maxi-intervento di manutenzione straordinaria dell’edificio che ospita l’Istituto Oddone Lenassi. Sul tavolo 2,1 milioni, un investimento consistente. L’approvazione di tale documentazione è condizione necessaria affinché l’intervento (già inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche) possa essere sviluppato nelle successive fasi progettuali: primo lotto funzionale di 800 mila euro già finanziato, e secondo lotto da 1,3 milioni da finanziare con accesso ai bandi regionali e nazionali in corso di pubblicazione.

Attualmente, il “Lenassi” si presenta in discrete condizioni internamente e sembra rispondere alle necessità mentre i problemi sono tutti concentrati all’esterno a causa del passare inesorabile del tempo e delle intemperie che hanno fatto invecchiare precocemente la struttura. Pertanto, diventa necessario dare il via a un intervento importante di carattere manutentivo. —

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