Il “Conte di Montecristo” non ballerà più

BUTTRIO. È stato uno dei locali storici dell’intrattenimento friulano, ha fatto ballare due generazioni fino a diventare un vero e proprio locale notturno, dove a esibirsi erano ballerine di varie nazionalità.
Il “Conte di Montecristo” di Buttrio ha chiuso i battenti. «È finita un’epoca – dicono i titolari Adriano Andreuzza e Daniela Nosella – . Il “Conte” comunque non morirà. Stiamo già pensando al futuro, a qualcosa di nuovo».
Nato nel 1968, inizialmente come discoteca, ospitò alcuni concerti dei cantanti più affermati del momento o diventati poi famosi e celebri in tutta Italia: da Fred Bongusto a Teddy Reno, passando per Rita Pavone e Peppino di Capri. Fu uno dei primi night a nascere in Provincia di Udine.
«Erano i tempi del boom economico – ricorda Andreuzza – e stava crescendo anche il Triangolo della Sedia. Il locale era molto frequentato, non solo da residenti e friulani, ma anche da gente che veniva dall’estero. Imprenditori che di giorno erano impegnati a far affari con le aziende del Manzanese e poi la sera cercavano un po’ di divertimento».
Erano gli anni Ottanta quando – solo nel fine settimana – circa 400 - 500 persone varcavano l’ingresso del Conte. Andreuzza, con esperienze nel settore della ricettività e della ristorazione a Milano e a Pordenone, intuì ben presto le potenzialità di quel locale che divenne uno dei cinque più belli di tutta Italia, segnalato da tutte le guide.
La Villa Tellini, che ospita il Conte di Montecristo, incastonata nelle colline di Buttrio, e risalente al XIX secolo, che per la sua particolare conservazione fu ribattezzata “Villa Belvedere”, si prestava molto anche a feste di compleanno di vip internazionali.
«E così – spiega Andreuzza con un pizzico d’orgoglio – nei programmi di intrattenimento finirono anche spettacoli di cabaret. Ad esibirsi furono le più belle attrazioni in Europa di quel tempo, noti prestidigitatori, circensi e cabarettisti che poi usciti dal Conte di Montecristo fecero la loro fortuna sulle reti nazionali di Mediaset, ospiti di vari programmi di “Buona Domenica”. Nel 2011 si svolsero anche le selezioni del Grande Fratello». Insomma un locale frequentato da uomini, ma anche da donne. «Il locale notturno – dice Andreuzza – era anche questo».
Quello, invece, che resta impresso nell’immaginario di molti, ultimi frequentatori, è quello che viene riportato anche dai siti dove si parla di night. Una meta per giovani e meno giovani alla ricerca di forti emozioni, pur sempre in un ambiente raffinato, dove ad esibirsi su un palco con vari spettacoli in mezzo ai divanetti, erano ballerine: ragazze di varia nazionalità, russe, polacche, sudamericane, africane.
«Sono cambiati i gusti dei clienti, c’è stata l’apertura dei casinò in Slovenia, la crisi del distretto della sedia – precisa Andreuzza – e noi siamo stati costretti ad adeguarci ai tempi». «Oggi abbiamo detto basta al locale notturno – conclude – . Cambieremo tipologia. Non resteremo con le mani in mano».
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