Il cuore arriva a Udine sul volo di Stato: tre missioni in una sola notte

UDINE. Nell’arco di una ventina di giorni sono cinque i “voli per la vita” che sono stati attivati per garantire una serie di trapianti all’ospedale di Udine, l’ultimo di questi, decollato da Pisa, ha permesso di far giungere in tempo per l’intervento un cuore espiantato all’ospedale di Genova.
«Gli ultimi giorni di giugno hanno registrato un’intensa attività dell’Aeronautica militare per supportare l’attività di Trapianto in Friuli Venezia Giulia – conferma il dottor Roberto Peressutti, direttore del Centro regionale trapianti – tutto ciò in primis grazie alla disponibilità dimostrata dalle famiglie dei donatori».
Lunedì, per consentire un trapianto di cuore a Udine, un’équipe chirurgica di rientro da Genova è stata trasportata a bordo di un C130J della 46ª Brigata aerea decollato da Pisa e atterrato sulla base aerea di Rivolto, sede del secondo Stormo.
Un trasporto eccezionale garantito da un volo di Stato che già la settimana precedente era stata anticipata da un analogo trasporto verso l’aeroporto di Cagliari era stato assicurato da un velivolo del 31º Stormo di Roma-Ciampino.
In entrambi i casi la richiesta di trasporto aereo è stata inoltrata dalla prefettura di Udine alla Sala situazioni di vertice del Comando della Squadra aerea, la sala operativa dell'Aeronautica militare attiva 24 ore su 24 che ha tra i propri compiti quello di organizzare e gestire tutte le attività di trasporto aereo per esigenze di Stato, sanitarie e umanitarie, inclusi quindi i trasporti di organi per trapianti su tutto il territorio nazionale, in coordinamento con le prefetture.
Si tratta di una collaborazione che si inserisce in una serie di supporti forniti nel tempo dall’Arma azzurra, in particolar modo con gli uomini e le donne del 2° Stormo, che non più tardi di un paio di settimane fa avevano consentito in una sola notte lo scalo di tre velivoli per un analogo numero di équipes di trapianto, provenienti da Bologna, Pavia e Palermo, per consentire altrettanti trapianti e offrire una possibilità di sopravvivenza ad altrettanti pazienti che erano in attesa di un cuore, dei polmoni e del fegato.
Il supporto continuo dell’Aeronautica militare e la stretta collaborazione tra il personale dei Centri di Trapianto, del Centro regionale Trapianti del Friuli Venezia Giulia, la Prefettura di Udine, il Nord Italian translpant di Milano, la Sores, il Centro nazionale trapianti operativo a Roma, la Croce rossa e gli altri Enti che collaborano ai trasporti ha così dimostrato di costituire una base essenziale per consentire di dare una nuova vita a tanti pazienti che senza il trapianto non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivere. —
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