Il drone made in Friuli contro il parassita del mais

Un “robottino” capace di raggiungere in volo la velocità di 70 chilometri all’ora e trattare in pochi minuti fino a cinque ettari di coltivazioni

BASILIANO. E’ un drone made in Friuli la risposta agli Ogm. Un “robottino” capace di raggiungere in volo la velocità di 70 chilometri all’ora e trattare in pochi minuti fino a cinque ettari di terreno coltivato a mais seminando uova di trichogramma, un insetto capace di sterminare, del tutto biologicamente, la piralide.

La piccola, grande rivoluzione è tutta friulana ed è stata presentata ieri al quartier generale del Consorzio agrario da Andrea Cuttini della Adron technology di Udine, la società che ha ideato e progettato il drone.

Per Dario Ermacora, presidente del Consorzio, «le nuove tecnologie dimostrano che ci sono sempre meno motivi per voler seminare Ogm e che possiamo produrre meglio senza sconvolgere l’eco-sistema». Fuori dai confini Fvg, c’è chi ci crede già.

Non a caso, i droni friulani sono attesi, fra 15 giorni, nel mantovano e in Piemonte per trattare i primi 5 mila ettari di mais contro il parassita del mais.

Come funzionano lo ha spiegato Cuttini a Basiliano: sorvolano alla velocità di 40 chilometri all’ora i campi di mais e grazie al Gps di cui sono dotati e a un avanzato software rilasciano ovetti di cellulosa contenenti uova di trichogramma offrendo una risposta tutta biologica al normale pesticida.

Si tratta, va detto, solo di uno dei possibili impieghi del drone in agricoltura che anzi da qui in avanti si presta a diverse altre possibilità. Alcune state sviluppate dall’azienda friulana e permettono ad esempio il monitoraggio delle coltivazioni attraverso specifici sensori montati a bordo del robot.

I costi? «Sono equivalenti a quelli per i metodi tradizionali, ma a impatto ambientale zero», ha chiarito Cuttini a proposito della lotta “bio-tecnologica” alla piralide, precisando poi che per acquistare un esemplare di drone, full optional, la spesa è di poco inferiore ai 20 mila euro.

Per utilizzarlo è però necessario essere in possesso di un patentino. Da qui la possibilità offerta dall’azienda anche solo di noleggiare il drone, opportunità che intende cogliere anche il consorzio agrario - come ieri ha annunciato il Dg Elsa Bigai - stringendo un accordo con la Adron Technology per offrire ai propri clienti l’innovativo servizio a prezzi convenzionati. «L’innovazione in agricoltura – ha concluso Bigai - passa attraverso i droni».

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