Il fascino delle pipe d’Irlanda

Tra le tante mostre organizzate in occasione di Friuli Doc, sabato scorso ha aperto l’esposizione storica delle pipe Peterson: «Il fascino discreto della pipa d’Irlanda», visitabile fino al 16 del mese, sotto i portici di via Canciani, al numero 16.
L’esposizione prevede 200 pezzi provenienti dalla casa storica di Dublino. Il curatore, o meglio, i curatori sono Giuseppe, Floreana e Livio Fiorica. Dal 2000 la passione e la raffinata conoscenza di Giuseppe hanno permesso a udinesi e non soltanto, essendo peregrine occasioni del genere, di vedere con gli occhi come si fa una pipa. Più che eventi quelli organizzati in via Canciani sono delle dichiarazioni d’amore all’arte della pipa. Si sono avvicendati negli anni i migliori maestri di quest’arte, tra gli altri, Savinelli, Mastro de Paja, Viprati, Radice. Alla pipa Peterson era già stata dedicata una mostra nel 2001. Vediamone brevemente la storia di questa pipa anglosassone ma che poco di Anglia e pure d’Hibernia ( nome dato dai romani all’Irlanda) c’è all’origine della nascita di questa regina per gli amatori.
Pare che Steve Jobs, citasse Leon Battista Alberti, mentre rivoluzionava il mondo presentando l’iPhone: «l’uomo può ciò che vuole».
Charles Peterson, era un mastro pipaio che nel 1865, giunto da Riga , entrava nel laboratorio dei fratelli Kapp, norimberghesi, già fabbricanti di pipe al 55 di Grafton street, popolare via di Dublino. Non ne sarebbe più uscito convinto che una bella pipa non è soltanto fonte di piacere durevole, ma espressione della personalità di un uomo, una buona pipa doveva riflettere, secondo lui, l’individualità nel carattere della radica e della perizia con le quali era foggiata.
Tra il 1890 e il 1898 Peterson sviluppa sul piano costruttivo-industriale le innovazioni che costituiranno le caratteristiche inconfondibili di queste pipe. Intanto, il particolare bocchino che al posto del dente tradizionale ha un “labbro” con foro nella parte superiore, in modo che il fumo sia convogliato verso il palato e risulti meno pungente per la lingua, il Pipe lip mouthpiece. C’è poi il “sistema” anti acquerugiola, cioè in sostanza un piccolo serbatoio in cui si deposita l’umidità, il Peterson system pipe che permetteva una fumata fresca e secca fino all’ultima boccata. Altra caratterizzazione è la vera d’argento; in alcune sono incisi segni antichi, gli hallmarks, un esempio, la Hibernia, ossia l’arpa coronata.
La pipa di Peterson incontrerà, nel tempo, il favore di politici, uomini d’affari, membri della chiesa anglicana e delle forze armate, sportivi, artisti e scrittori, in una iconografia molto ingiallita e impensata per i più giovani. La più popolare immagine del “Thinking man’s smoke” sarà quella dell’investigatore Sherlock Holmes con l’immancabile curve-stemmed Peterson.
Carlo Arciero
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