Il governo detta le nuove regole: sì a incontri con familiari, i funerali possono essere celebrati ma non ancora le messe. Cambia l'autocertificazione, ristoranti aperti dal 1 giugno

UDINE. Dal 4 maggio sarà possibile incontrare i familiari più stretti, ma indossando sempre la mascherina, riprendere attività motorie a distanza e quanti sono rimasti bloccati dal lockdown nelle città in cui lavorano o studiano potranno tornare nel comune di residenza. Resta tuttavia in vigore l'autocertificazione, anche se sarà diversa e con più possibilità.
Sono le prime libertà che gli italiani riacquisteranno dal 4 maggio secondo quanto stabilito dall'incontro della cabina di regia deputata a decidere le nuove regole da seguire con l'inizio della fase 2 dell'emergenza coronavirus, a partire cioè da lunedì 4 maggio.
LA BOZZA DEL DECRETO DEL GOVERNO PER LA FASE 2
Regole contenute nel nuovo decreto illustrato dal premier Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella serata di domenica 26.Le disposizioni del nuovo Dpcm per la Fase 2 saranno valide fino al 17 maggio.
Mezzi pubblici
Mascherine obbligatorie su tutti i mezzi pubblici. Potranno essere di stoffa e non saranno una misura sostitutiva al distanziamento sociale, che è destinato a diventare la parola d'ordine soprattutto per chi dovrà spostarsi con bus, metro, treni, aerei o traghetti.
Lo prevedono le linee guida sui trasporti messe a punto dalla ministra Paola De Micheli. Per garantire la distanza di almeno un metro, i mezzi pubblici avranno un numero massimo di posti, con appositi marker sui sedili, ed è prevista una maggior frequenza nelle ore di punta.
Un banco di prova molto importante, quello che attende i trasporti, come sottolinea anche il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, sollecitando a mettere in campo «tutte le misure» per questo che è uno dei settori «più delicati».
La logica seguita dalla titolare dei Trasporti è quella di trovare un equilibrio tra la sicurezza e la possibilità di muoversi, evitando che le nuove misure si traducano in un maggior ricorso all'automobile.
Anche per questo motivo sono in arrivo incentivi per la mobilità alternativa e sostenibile, come biciclette e monopattini: l'ammontare delle risorse è al momento oggetto di discussione con il Ministero dell'economia, ma il meccanismo dovrebbe essere quello di anticipare parte dei soldi già stanziati per i prossimi anni.
Tornando alle linee guida, tra le ultime novità spicca l'obbligo per i passeggeri di qualunque mezzo della mascherina, che dovrà coprire naso e bocca e potrà essere anche di stoffa. I mezzi avranno un numero massimo di passeggeri, in modo da garantire la distanza di un metro, con marker sui sedili dove non è possibile sedersi.
Per garantire il distanziamento, inoltre - che verrà ricordato ai passeggeri anche con messaggi sonori -, sono previsti flussi differenziati (con l'apertura differenziata delle porte) per la salita e la discesa dai mezzi, ma anche per l'accesso e l'uscita dalle stazioni e dagli aeroporti.
Il mantenimento delle distanze va garantito (con segnaletica e percorsi guidati) anche negli spostamenti all'interno delle stazioni e nelle aree di attesa e sosta dei passeggeri.
Dispenser nelle stazioni ferroviarie
Le stazioni ferroviarie verranno dotate di dispenser e sono previste limitazioni per l'uso delle sale d'attesa. Tutto questo sarà demandato alle società di trasporto, che dovranno attuare interventi gestionali e misure organizzative per garantire il contingentamento degli ingressi alle stazioni, degli accessi ai mezzi e il mantenimento della distanza nelle stazioni e alle fermate dei bus.
Sospesa anche la bigliettazione a bordo, laddove ancora viene fatta. Infine, è prevista una maggior frequenza dei mezzi pubblici nelle ore di punta.
Obbligo di mascherine anche per il trasporto non di linea, per il quale si suggerisce di dotare le vetture di «divisori», mentre per le vetture omologate per sei o più passeggeri l'obbligo è di far salire non più di due passeggeri per ogni fila di sedili.
Confermata la misurazione della temperatura in tutti gli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie (non in metro): in particolare ci saranno termoscanner nei grandi hub e misurazione della temperatura ai terminal di imbarco di partenza e arrivo degli altri aeroporti e ai gate delle stazioni dei treni.
Aumenteranno anche le macchinette per i biglietti self service, che verranno sanificate più volte al giorno, mentre degli adesivi a terra aiuteranno gli utenti a mantenere la giusta distanza.
Ristoranti e parrucchieri
Dal primo giugno apriranno bar, ristoranti e anche parrucchieri e centri estetici.
Messe e funerali
Sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti: non vi dovranno prendere parte, infatti, più di quindici persone. Tutte rigorosamente con la mascherina-
Per riprendere le messe bisognerà, invece, aspettare ancora. Per quanto riguarda la riapertura dei cimiteri, il governo, però, ha preso tempo e non ha ancora ufficialmente aperto a questa possibilità.
Gli spostamenti
Cambierà il modulo dell'autocertificazione perchè saranno molte di più le possibilità di muoversi all'interno del proprio comune e della propria regione, non ancora invece in altre regioni anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza.
Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un'altra città dal lockdown fare ritorno a casa.
Gli incontri
Una prima apertura al ritorno ad incontrarsi arriva con l'autorizzazione a vedere familiari stretti, genitori, sorelle, fratelli, nonni. Non saranno, tuttavia, consentite riunioni di famiglia. Soprattutto per proteggere i più anziani è prescritto l'uso della mascherina.
Attività motorie
Sarà consentita la ripresa dell'attività motoria non più soltanto nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente (con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa) e comunque a distanza di almeno un metro per la semplice passeggiata e di almeno due per chi fa jogging.
Sì anche all'attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi anche gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa sarà il 18 maggio .
Bar e ristoranti in take away
In attesa della riapertura di bar e ristoranti, il governo ha confermata, a partire dal 4 maggio, la possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio.
I negozi
Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio e non per l'11 come ipotizzato in un primo momento. Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura. Parrucchieri, barbieri, centri estetica invece non potranno riprendere l'attività prima di giugno.
Le attività produttive
Confermato anche il calendario delle ripartenze delle attività produttive. Si comincia già lunedì 27 aprile con le aziende ritenute strategiche, dai cantieri dell'edilizia pubblica al manufatturiero per l'export con richieste di autorizzazione in deroga ai prefetti. Dal 4 maggio tutte gli altri e il commercio all'ingrosso funzionale a queste filiere.
Stop ai licenziamenti
Licenziamenti bloccati per altri due mesi e rinnovo di congedi e bonus babysitter per chi ha figli che non torneranno sui banchi di scuola fino a settembre. Per evitare che l'emergenza sanitaria si trasformi in una crisi economica senza ritorno, il governo rafforza il pacchetto per la protezione del lavoro concedendo alle imprese altre settimane di cassa integrazione, aiuti ai piccoli anche a fondo perduto, sconti sugli affitti e su lavori e spese necessarie per mettersi in regola per riaprire.
E in cambio chiede di mantenere i posti di lavoro in attesa che il peggio sia passato e si possa guardare alla Fase 2 evitando che esploda la disoccupazione.
Il decreto di aprile è ancora in fase di elaborazione, e sarà varato entro fine mese, dopo il via libera al deficit da parte del Parlamento e altre riunioni tra governo e maggioranza nelle quali si dovrebbe valutare pure se inserire nel nuovo pacchetto fiscale anche un nuovo rinvio della lotteria degli scontrini.
Intanto però imprese, commercianti, ambulanti, premono per ripartire al più presto perché più passa il tempo più il lockdown diventa insostenibile. E per chi avrà bisogno di ristrutturare gli ambienti di lavoro potrebbe arrivare, come ha annunciato il viceministro all'Economia Laura Castelli, un sostegno alle spese, così come già accade per quelle di sanificazione o per la dotazione di mascherine e protezioni per i propri dipendenti.
Prezzo calmierato per le mascherine
Il fondo per il credito d'imposta dovrebbe essere rifinanziato almeno con 200 milioni (ora sono 50). Le mascherine, poi, dovrebbero avere un prezzo calmierato che sarà fissato dal commissario Domenico Arcuri (per le chirurgiche si è parlato di massimo 50 centesimi l'una).
Ma i sindaci chiedono, in un lungo elenco di proposte, che vengano distribuite gratuitamente alle fasce più deboli della popolazione: in una lunga lettera a Conte l'Anci mette nero su bianco la richiesta di avere risorse «congrue» ad affrontare l'emergenza, che servano non solo a coprire i buchi per i mancati incassi (ad esempio della tassa di soggiorno, o di quella per l'occupazione del suolo pubblico) ma anche per aiutare i cittadini più in difficoltà.
C'è quindi il rifinanziamento dei buoni spesa ma anche la gestione del nuovo Reddito di emergenza, che i sindaci chiedono ma per cui anche l'Inps si è detta pronta.
Quasi la metà dei 55 miliardi di extradeficit che serviranno per il decreto di aprile, andranno infatti al capitolo lavoro-ammortizzatori: circa 24 miliardi di cui 7 per rafforzare il bonus per gli autonomi ed erogarlo per altri due mesi (aprile e maggio).
L'importo, ha ribadito il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, salirà a «7-800 euro» ma ripartendo le risorse «a quelli meno ricchi».
L'ipotesi è quella di assegnarlo in automatico il primo mese a chi già ha beneficiato dell'indennità per il mese di marzo, mettendo dei paletti di reddito per la seconda mensilità. Per i genitori invece ci saranno altri 15 giorni di congedi speciali, retribuiti al 50%, di cui si potrà usufruire da qui a settembre, quando riapriranno le scuole. Riconfermato anche il bonus da 600 euro per chi va al lavoro e si avvale dell'aiuto di una babysitter.
Parchi pubblici
Consentito l'accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza.
Musei e mostre
Dal 18 maggio riapriranno musei, mostre e luoghi culturali non ancora chiusi.
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