Il governo regionale: Squadra del presidente tra tecnici e politici
UDINE. Si parte da un punto fisso, Sergio Bolzonello. L’ex sindaco di Pordenone – 9.400 preferenze, record assoluto – sarà il numero due della Regione. Il resto della squadra è in costruzione, ma il toto-nomi impazza. Il governatore Debora Serracchiani ieri ha fatto il punto delle prossime scadenze. Tra oggi e domani verrà proclamata presidente del Fvg, mentre ai nuovi consiglieri toccherà la prossima settimana, probabilmente martedì. Da quel giorno scatteranno i 20 successivi entro i quali Serracchiani convocherà la prima riunione di Consiglio. Entro il 20 maggio, quindi, si insedierà l’Assemblea ma ci sarà anche la nuova giunta.
Il puzzle e il metodo
Serracchiani vuole fare in fretta, ma non vuole commettere passi falsi. Il principio di partenze sono le competenze, poi i nomi. Con ogni probabilità la sua squadra sarà composta, oltre a lei, da 8 assessori e l’idea è piazzare quattro “tecnici” – cioè non eletti – e quattro consiglieri-assessori. Servono poi tre donne, oltre la presidente, anche se Serracchiani ha sempre detto di voler arrivare a metà esecutivo in rosa. E ci sono altri due elementi da considerare. Servono le rappresentanze territoriale e di partito. A fare la parte del leone sarà il Pd, ma Sel e Cittadini avranno almeno un assessore ciascuno. Un incontro di maggioranza ancora non c’è stato, ma è in programma la prossima settimana. E Serracchiani chiederà a ogni forza politica di presentarle una rosa di nomi tra i quali sarà lei a scegliere gli assessori. Il puzzle, insomma, non è facile da chiudere e lei vuole fare in fretta.
Sanità a un tecnico
I nomi che circolano sono due, quello di Paolo Bordon, direttore generale all’Azienda per i servizi sanitari della Bassa friulana, e Pier Oreste Brusori, già vicedirettore centrale della direzione regionale Salute e Protezione sociale. Già, perché è molto probabile che il nuovo assessore alla Sanità sarà un tecnico. Sfuma, invece, la candidatura dell’ex assessore nell’era di Riccardo Illy, Ezio Beltrame (Pd).
Attività produttive a Bolzonello
Se Serracchiani terrà la delega alle Relazioni internazionali Bolzonello dovrebbe avere le Attività produttive, ma non il Turismo, “pacchetto” che probabilmente verrà diviso. L’idea, infatti, è quella di assegnare i referati come composti in questo momento, ma poi di metterci mano.
Delega di peso ai Cittadini
Assessorato cruciale è quello alle Finanze, assessorato che potrebbe appagare la civica Cittadini, assegnandolo a un ex sindaco, Pietro Paviotti.
Cultura contesa
I Cittadini, però, sono in lizza anche per “conquistare” la Cultura che gli accordi pre-elettorali assegnano a Piero Colussi, consigliere uscente e non ricandidato per aver raggiunot il limite dei due mandati. Tra i nomi che si sussurrano c’è anche quello di Vincenzo Martines, neo-eletto, ex vicesindaco di Udine.
Urbanistica in rosa
È tra le persone più vicine a Serracchiani, è una donna e occuperebbe una casella da tecnico. È Mariagrazia Santoro, ex componete della giunta di Furio Honsell.
Il rebus Infrastrutture e Lavoro
Un nome non c’è, ma il referato alle Infrastrutture è cruciale e potrebbe essere assegnato a un esterno. Così come l’assessorato al Lavoro dove in pole position c’è Marina Brollo, preside della facoltà di Economia all’Università di Udine.
Compagno in squadra
Dall’Ateneo friulano, però, non arriveranno due assessori. Eppure in corsa c’è anche l’attuale rettore, in scadenza, Cristiana Compagno, le cui competenze, però, potrebbero portarla alla guida di Friulia, la finanziaria regionale i cui vertici sono in scadenza.
La Montagna
Altro nome che viene ripetuto è quello dell’uscente, rieletto e già assessore della giunta Illy, Enzo Marsilio. La sua competenza è la gestione della Montagna friulana, come fu dal 2003 al 2008. È possibile, quindi, che Serrcchiani recuperi quel modello.
Altri tecnici o eletti
All’Agricoltura viene indicato Dario Ermacora, guida Fvg di Coldiretti, ma in giunta sembrano destinati a trovere spazio anche la goriziana Sara Vito e il triestino di Sel Giulio Lauri.
Pochi uscenti
Il governatore, c’è da scommetterci, non si affiderà sui consiglieri uscenti, ricandidati e rieletti. Non per comporre la giunta. Più probabile, allora, che la presidenza del Consiglio possa essere affidata a Mauro Travanut o a Franco Iacop.
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