Il gruppo Rosa ristruttura e annuncia cento esuberi

Il Gruppo Rosa presenta il piano industriale, conferma un centinaio di esuberi nelle tre società Rosa srl e Rosa service srl di Porcia, Rosa Plast spa di Spilimbergo, e rilancia la richiesta di sostegno alla Regione. L’apporto di Friulia al progetto industriale viene ritenuto infatti indispensabile per garantire la tenuta del piano, il sostegno ad investimenti strategici sul processo e il mantenimento dei tre stabilimenti pordenonesi.
La situazione di difficoltà del Gruppo (350 dipendenti in regione) era emersa con prepotenza all’inizio dell’estate nel corso di un’analogo incontro tra azienda, sindacati e Regione, laddove la proprietà aveva anticipato la ormai prossima definizione di un piano industriale di ristrutturazione e rilancio che garantisse il mantenimento dei tre stabilimenti pordenonesi. Ma è intuibile che il punto di partenza di un ridimensionamento dell’attività, degli ordini e dei volumi va collocato temporalmente un po’ più indietro. Il Gruppo Rosa è nato ed è cresciuto ai margini della galassia Zanussi prima ed Electrolux poi di cui è stato ed è tra i principali fornitori di componenti in plastica. Rosa ha anche seguito Electrolux nei suoi processi di delocalizzazione, avviando un’attività produttiva anche in Polonia.
La crisi del mercato dell’elettrodomestico che ha determinato una flessione del numero di apparecchiature prodotte a Porcia, ma anche la imponente ristrutturazione annunciata da Indesit (tra i principali clienti di Rosa Plast) hanno reso più marcata una situazione oggettivamente già non facile.
Il Gruppo negli ultimi anni ha cercato di gestire l’andamento negativo degli ordini utilizzando gli ammortizzatori sociali, come tanti nella convinzione che nel volgere di poco il mercato si sarebbe ripreso. Così non è stato, e anche per Rosa è arrivato il momento di allineare la capacità produttiva ai volumi richiesti dal mercato, e da qui l’individuazione di esuberi il cui numero complessivo corrisponde alla somma dei lavoratori che, in ciascun sito, sono interessati dagli ammortizzatori: un centinaio, appunto. Oltre a questo, il Gruppo intende consolidare la propria presenza sul territorio attraverso investimenti sul processo utili a migliorare la competitività, ma per farlo ha bisogno di un apporto già chiesto alla Regione Fvg che potrebbe intervenire attraverso la finanziaria Friulia con una partecipazione nel capitale sociale.
Dopo la comunicazione ai sindacati oggetto di un incontro svoltosi ieri a Unindustria, i sindacati Femca, Filtcem e Uiltec, convocheranno ora le assemblee con i lavoratori per illustrare il dettaglio del piano.
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