Il killer dei cani torna in azione

PORDENONE. Gli “haters” dei cani non si fermano, e continuano a disseminare in varie zone della città i loro famigerati bocconi letali, pezzi di carne usualmente intrisi di veleno topicida, allo scopo palese di eliminare gli sfortunati animali che ne rimangono attratti e se ne cibano. Ieri è stata bonificata dalla polizia locale la zona di via Girolami, dove un esemplare di volpino è stato salvato in extremis in seguito all’ingerimento di una di queste vigliacche esche mortali.
E sempre ieri è arrivata la segnalazione di una signora residente a Torre, in via Stradelle: rientrata dal lavoro a ora di pranzo, ha visto la sua cagnetta Titti, setter di 5 anni e mezzo, riversa a terra dopo avere vomitato. L’animale è stato portato immediatamente dal veterinario, ma non è ancora fuori pericolo.
Fa ancora più specie il fatto che in questo caso il boccone avvelenato sia stato evidentemente gettato all’interno di un recinto privato. La proprietaria di Titti ha sporto denuncia tramite il veterinario e oggi riceverà i vigili del fuoco, che faranno un sopralluogo sul posto.
Il pezzo di carne ingerito pare fosse simile a quelli rinvenuti nei giorni scorsi in via Girolami, zona palasport, che già nel 2017 fu interessata da squallidi fatti di questo genere: anche allora erano i primi di luglio e l’associazione “Mi fido di te” aveva messo in campo un cane detective, in pratica un cucciolo proveniente dagli allevamenti di labrador, addestrato appositamente per renderlo in grado di fiutare i bocconi pericolosi nelle aiuole e nei parchi, segnalandoli al conduttore, affinché poi si potesse provvedere alla bonifica.
Rimanendo in tema di animali, ieri la polizia locale, i vigili del fuoco di Pordenone e l’associazione “Mi fido di te” hanno ritrovato Laika, una meticcia di 15 anni la cui scomparsa risaliva a mercoledì scorso ed era stata segnalata dai proprietari tre giorni fa.
La cagnolina era rimasta bloccata nella fitte vegetazione di un’area verde in via Luca de Rinaldis, a ridosso del Noncello, in pratica dall’altra parte del fiume che delimita il parco di Torre. Un residente della zona aveva sentito un latrato e grazie a lui il cane è stato recuperato, non senza fatica, tra i rovi. Denutrito e spaventato, probabilmente anche per il forte temporale che l’ha sorpreso nella notte tra lunedì e martedì, l’animale è stato rifocillato e riconsegnato ai proprietari.
A San Vito al Tagliamento, infine, i vigili del fuoco del locale comando hanno tratto in salvo due gattini rimasti per ore incastrati in una tubazione del Centro di salute mentale.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto