Il liceo Don Bosco resta senza classi prime

PORDENONE. Su quei banchi ha studiato buona parte della classe dirigente che negli anni ha amministrato la città. Dietro quelle mura hanno conseguito il diploma stimati professionisti e centinaia di semplici cittadini, pordenonesi autentici innamorati di questa istituzione.
Ed è per questo che la notizia desta stupore. L’istituto Don Bosco, nell’anno scolastico 2016-2017, non avrà alcuna prima classe nel liceo scientifico, classico ed economico (gli indirizzi offerti nell’ambito della scuola secondaria di secondo grado). Non era mai successo in 92 anni di storia della scuola salesiana.
«Non c’è un numero sufficiente di iscritti» ha commentato il coordinatore educativo don Lorenzo Teston. Il motivo? Verosimilmente economico. Molte famiglie, in questo momento di crisi, non si possono permettere un esborso consistente per 5 anni.
«Per noi è una situazione nuova – ha proseguito don Teston –. Ogni “stagione” scolastica, dal 1924 a oggi, ha visto partire almeno una classe del primo anno di liceo (l’indirizzo classico è il più antico, ndr)».
Non sarà così dal prossimo settembre, quando si continuerà il percorso solo con i gruppi già esistenti e formati.
«E’ una notizia che ha spiazzato anche noi e dalla quale, per certi versi, dobbiamo ancora riprenderci – ha continuato il coordinatore educativo –. Non ce l’aspettavamo. Non so quali possano essere le cause, ma possiamo ipotizzare che il difficile momento economico, abbia inciso, soprattutto alla luce delle offerte degli istituiti scolastici statali, decisamente di buon livello». E più convenienti dal punto di vista del portafogli.
Ad ogni modo l’istituto Don Bosco sta già pensando a un rilancio perché i salesiani hanno ancora energia e voglia di riscatto.
«Confidiamo si tratti solo di un incidente di percorso – ha detto ancora don Teston –. Per quanto riguarda la scuola primaria e la secondaria di primo grado non abbiamo alcun tipo di problema relativo alle iscrizioni, anzi: per la prossima annata abbiamo dovuto addirittura respingere alcune richieste da parte delle famiglie».
Solo una piccola parte del Don Bosco, insomma, è da “risistemare”, anche se quanto accaduto, pochi giorno dopo l’annuncio della sparizione della prima squadra del club calcistico, colpisce. E, per certi versi, può diventare un argomento importante nella campagna elettorale in corso.
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