Il liceo Stellini prepara il rientro in aula: «C’è spazio per la metà dei ragazzi»
Udine, si fanno le prime ipotesi di come potrebbe cambiare l’attività da settembre. Servono spazi di enti e privati

UDINE. Non è presto, anzi. È già tempo di pensare alla scuola del futuro. Per questo il liceo classico Stellini ha pubblicato sul suo sito internet il documento “La scuola raddoppia” che ipotizza come potrebbe cambiare l’attività scolastica a settembre. Si ripensano, cioè, gli spazi e l’organizzazione delle lezioni dopo il passaggio di un virus che ha stravolto anche la vita quotidiana degli studenti.
«Ci stiamo adoperando per immaginare i prossimi scenari, ben sapendo che questa non è la fase delle decisioni ma quella delle idee – spiega il dirigente scolastico, Luca Gervasutti –. E appunto per questa ragione abbiamo pensato che solo grazie alla collaborazione di tutti, di studenti e famiglie, potremo trovare soluzioni per costruire la scuola del futuro». Il dirigente chiede cioè ai suoi ragazzi di mettere in moto la fantasia e di utilizzare la creatività per riflettere sullo Stellini post emergenza, una struttura che dovrà essere ripensata sotto vari aspetti.
Nel documento predisposto dalla scuola si parla da subito di spazi fisici. L’emergenza impone distanze maggiori di quelle che gli studenti hanno conosciuto. Così, «è allo studio la possibilità di stipulare una convenzione con enti privati per usufruire di una serie di aule che ci permetterebbero di gestire in modo più sicuro le lezioni, garantendo il distanziamento necessario» spiega il dirigente.
La scuola, in questo modo, potrebbe accogliere in presenza contemporaneamente fino a 356 iscritti (sui 631 in totale) che salirebbero a 436 potendo contare sugli spazi messi a disposizione da enti privati.
Si parla poi di spazi virtuali. «Un’applicazione efficace della didattica a distanza richiede una formazione specifica degli insegnanti, che allo Stellini sarà realizzata per tutti subito dopo gli scrutini di fine anno – aggiunge il dirigente –. L’evoluzione della dad e una sua maggiore validità sull’apprendimento possono essere rese possibili anche dall’utilizzo di una piattaforma certificata in grado di centralizzare tutti i contenuti formativi».
Il dirigente scolastico nel documento ha quindi parlato dei modelli organizzativi possibili, elencando per ognuno i vantaggi e le criticità. «Le lezioni potrebbero svilupparsi su doppi turni, mattina e pomeriggio, oppure essere distinte tra quelle in presenza e quelle virtuali – afferma –. Abbiamo considerano anche lo scenario che prevede gli studenti in classe solamente per le verifiche e i test oppure quello che considera la presenza in classe a rotazione settimanale».
Insomma le alternative sono numerose. «Il documento è ovviamente la sintesi di un work in progress – conclude Gervasutti –. Chiediamo a tutti gli stakeholder di essere propositivi, per consentirci di raccogliere idee, spunti, suggerimenti che potranno arricchire questo documento e aiutarci a fornire le risposte più adeguate agli scenari che si presenteranno alla ripresa delle lezioni». Tutte le proposte dovranno essere inviate a lascuolaraddoppia@stelliniudine. edu. it. –
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