Il M5s restituisce 808 mila euro, voto su internet per scegliere il candidato
GORIZIA. Della bufera che a Roma sta agitando i sonni del sindaco Virginia Raggi, a Gorizia - dove il Movimento 5 Stelle del Fvg si è riunito per l’ultima assemblea del 2016 - arrivano giusto gli spifferi.
I tormenti della prima cittadina della Capitale, legati al terremoto politico innescato dall’arresto del dirigente del Personale del Campidoglio Marra, sono derubricati a chiacchiera da ultima fila, a pettegolezzo e poco più.
Maggiorenti e attivisti del M5S si sono ritrovati nel capoluogo isontino soprattutto per due motivi: celebrare l’ottavo “Restitution day” (con oltre 70 mila euro destinati alle pmi attraverso il Fondo per lo sviluppo del Fvg) e delineare le tappe che scandiranno la marcia d’avvicinamento dei pentastellati alla tornata elettorale per le regionali, in programma tra un anno e mezzo.
Verso le “Regionarie”
Dall’assemblea goriziana esce ulteriormente rafforzato l’europarlamentare Marco Zullo, al quale toccherà - questa la proposta formulata dagli attivisti dei meet-up locali - il ruolo di coordinatore dei sei gruppi di lavoro che saranno costituiti a gennaio, ricalcando le competenze delle commissioni consiliari.
Agile la struttura: accanto a due referenti tecnici per ciascun gruppo ci saranno i portavoce regionali: Elena Bianchi, Cristian Sergo, Andrea Ussai, Ilaria Dal Zovo ed Eleonora Frattolin seguiranno, ognuno per le proprie competenze, i tavoli di lavoro.
«A tempo debito partiremo con la raccolta delle candidature per le Regionarie: utilizzeremo la piattaforma on-line, attraverso la quale tutti gli iscritti interessati potranno candidarsi», ha spiegato Bianchi.
Tra le proposte, quella di creare una scuola di formazione per gli attivisti, mirata a fornire i primi rudimenti sui procedimenti amministrativi agli aspiranti consiglieri regionali e comunali.
Oltre 800 mila euro alle Pmi
A Gorizia è andato in scena il rito laico del “Restitution day”: i cinque portavoce regionali hanno idealmente consegnato alle piccole e medie imprese del Fvg un assegno da 73.993,29, frutto del taglio delle indennità di carica (2.500 anzichè 6.300 euro al mese) percepite dai consiglieri pentastellati da maggio ad agosto.
In tre anni e mezzo di consiliatura, il M5S regionale ha complessivamente destinato al Fondo per lo sviluppo 808.969,34 euro, destinati ad aiutare i cittadini e le piccole medie imprese in forte difficoltà per la crisi economica. E tra gli attivisti c’è chi chiede una riflessione sull’utilizzo dei fondi extra-stipendio dei consiglieri, da utilizzare anche per coprire una parte delle spese legate all’attività dei meet-up.
Il referendum anti-Uti
Lo scorso luglio il Consiglio regionale ha bocciato l’ammissibilità del referendum per l’abrogazione di alcune disposizioni riguardanti le Uti.
«Su riforma degli enti locali e sanità si giocherà la prossima campagna elettorale», ha rimarcato la capogruppo pentastellata, che però si è espressa tiepidamente sull’idea di proporre un nuovo quesito referendario; una soluzione caldeggiata invece da Zullo, che ha rimarcato come «il centrosinistra sia in questo momento molto debole: bisogna spingere, anche con iniziative che consentano di sfondare a livello di comunicazione».
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