Il marchio Collio punta ai mercati internazionali

Capriva: tra gli obiettivi del Consorzio c’è la promozione in Usa, Cine e Russia. L’universitario cormonese Davide Mosetti ha vinto la decima edizione del premio
Bumbaca Gorizia 14.06.2013 Capriva Premio Collio Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.06.2013 Capriva Premio Collio Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CAPRIVA. Il Consorzio Collio festeggerà, l’anno prossimo, mezzo secolo di storia ufficiale. Ma, in realtà, le sue origini risalgono al 1872. In occasione del cinquantesimo genetliaco il Consorzio Collio e Carso predisporrà un ricco programma di eventi e iniziative.

Fra questi, ha annunciato il presidente dell’ente Robert Princic, il Premio Collio sarà impreziosito da un’ulteriore sezione, con un riconoscimento, anche economico, dedicato ai giovani giornalisti. Secondo Princic la rotta del Consorzio negli anni a venire punterà sempre di più sulla promozione del marchio nei mercati internazionali, in particolare di Usa e paesi emergenti come Cina e Russia.

Nuove sfide, dunque, ma antiche radici. Se è vero che l’atto di fondazione dell’ente di tutela vini viene vergato dal conte Douglas Attems nel giugno del 1964 e quattro anni dopo (un anno dopo il Chianti, il primo consorzio a essere istituito in Italia) arriva il riconoscimento della Doc, in realtà, come è stato rivelato ieri mattina a Villa Russiz, alla presentazione dei vincitori della decima edizione del Premio Collio, le origini del Consorzio affondano le radici in un’epoca molto più antica. Lo ha scoperto il giornalista Stefano Cosma in una ricerca d’archivio. La prima costituzione di un Consorzio vitivinicolo del Collio risale, infatti, al 23 giugno del 1872. L’assemblea fondativa si svolse a casa del barone Teuffenbach a Peuma. Idealmente, dunque, il Consorzio Collio soffia la primogenitura al Chianti, se non si considera la data del disciplinare di produzione.

Intanto ieri sera l’azienda vinicola caprivese Villa Russiz, gremita di autorità, fra le quali il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello e il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori del premio Collio 2013. La decima edizione ha visto trionfare anche un giovane dottorando cormonese, Davide Mosetti con la sua tesi di dottorato sui vari effetti dell’ambiente sulla qualità delle uve e dei vini Sauvignon coltivati in Friuli. Per la migliore tesi di laurea è stato incoronato, invece, un udinese, Gabriele Tami, che ha messo a confronto quattro terroir, anche dal punto di vista delle strategie di comunicazione.

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