Il marito in casa è pigro, c'è quello in affitto

UDINE. Segni particolari: è instancabile e ha le mani d’oro. Lo si può “affittare” per 20 euro l’ora e lo si può anche “regalare” a qualche amica, magari per le festività natalizie. Roberto Falischia, primo “marito in affitto” a Udine, è in grado di fare tutto, o quasi, quello che coniugi pigri o poco pratici, non hanno il tempo o la voglia di fare.
A scanso di equivoci, però, e bene chiarire che Roberto Falischia 55 anni, originario della Valli del Natisone, è sposatissimo, nonchè padre di tre figli di 33, 25 e 23 anni. Il suo vasto repertorio di prestazioni spazia dalla falegnameria al bricolage, dalle piccole riparazioni ai lavori idraulici, il cartongesso e il giardinaggio, ma non disdegna intonaci, pitture, rivestimenti e, laddove richiesto, il servizio di accompagnamento.
Tutto è cominciato lo scorso agosto. «Ho lavorato per tanti anni in una verniciatura nel Distretto della sedia – racconta Falischia – poi è arrivata la crisi e, infine la mobilità. Non volevo rimanere con le mani in mano perché la pensione era ancora lontana e così mi sono dato da fare, visto che ho sempre avuto una buona manualità e so fare diverse cose ho pensato di propormi come “tutto fare” soprattutto per una clientela femminile».
Ci ha studiato un po’ su e il primo ottobre ha aperto una partita Iva e si è messo su piazza, esibendo non soltanto una buona capacità nel suo mestiere, ma una discreta dose di abilità comunicativa. Si è affacciato su Facebook ed è stata una valanga di “like”, ha cominciato a twittare e le chiamate sono fioccate.
«Il primo incarico che mi è stato affidato è arrivato da una signora sposata - ricapitola – il marito aveva cominciato la posa di un perlinato all’interno di una stanza, ma non era riuscito ad andare oltre le stecche fissate per la guida. Sono subentrato io e ho portato a termine il lavoro» commenta soddisfatto. La prima fattura totalizzava 150 euro. Non male per un debutto.
«A chiamarmi sono molte donne che vivono sole, giovani single, anziane vedove, separate - informa – ma a volte anche donne sposate stufe del rubinetto che gocciola, del tetto che perde, della porta che scricchiola o del vetro che è rotto» sintetizza Falischia.
Dalla sua c’è la passività di tanti mariti impigriti nelle pantofole, inertizzati dal telecomando o dal joystick, o la cronica mancanza di tempo di coniugi ossessionati dal lavoro e per questo perennemente assenti. E così, quando scatta l’emergenza, basta chiamare il 3402963862 e lui si mette in moto. Arriva nell’arco di poche ore e risolve.
«Se il problema è particolarmente grave – sottolinea – chiamo qualche specialista in grado di affrontare il problema».
Da perfetto gentiluomo rifiuta di parlare delle eventuali proposte di lavoro che eccedono il mansionario, ma fa capire che qualche signora che ci prova, non manca. Inconvenienti del mestiere.
Fatto sta che a poco più di due mesi dal debutto nel mondo dei “mariti in affitto” Falischia furoreggia.
«Non è ancora uno stipendio pieno – ammette - ma lo potrebbe diventare».
Una ventina di euro all’ora, scontabili per impegni prolungati, non sono poi una gran cifra per chi ha una serie di “cose da uomini” da risolvere in casa. Specie in occasione delle Festività. E allora Falischia incrocia le dita e spera di diventare il “regalissimo” del Natale 2013.
Non serve nemmeno incartarlo.
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