Il megayacht del magnate russo Melnichenko verso il sequestro: è ormeggiato a Trieste

Diego D'Amelio

TRIESTE. L’oligarca Andrey Igorevich Melnichenko è entrato, mercoledì 9 marzo, nella nuova lista di uomini d’affari russi considerati sanzionabili dall’Unione europea.

Lo yacht a vela da 143 metri fermo a Trieste per lavori di manutenzione andrà così incontro a sequestro. Melnichenko aveva chiesto nei giorni scorsi a Fincantieri di ultimare rapidamente le operazioni sulla nave, ma lo yacht “A” è rimasto fermo fino a oggi nell’arsenale del porto giuliano. Fonti qualificate considerano a questo punto imminente il blocco dell’imbarcazione da parte della Guardia di finanza.

Melnichenko fa parte del gruppo di altri 14 oligarchi inseriti nella black list dell’Ue, dove figurano a oggi 40 persone da sanzionare perché considerate vicine a Vladimir Putin. Melnichenko è un industriale con interessi nella produzione di fertilizzanti e nell’estrazione di carbone, attraverso le sue società EuroChem e Suek.

Il testo pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione sottolinea che «il 24 febbraio 2022, all'indomani delle fasi iniziali dell'aggressione russa contro l'Ucraina, Melnichenko ha incontrato, insieme a 36 imprenditori, il presidente Vladimir Putin e altri membri del governo russo per discutere dell'impatto della linea d'azione alla luce delle sanzioni occidentali.

Il fatto di essere stato invitato a partecipare alla riunione indica che fa parte della cerchia più ristretta del presidente Putin e che sostiene o realizza azioni o politiche che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina.

Indica inoltre che è uno degli imprenditori di spicco che operano in settori economici che costituiscono una notevole fonte di reddito per il governo della Russia, responsabile dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina».

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