Il mistero delle acque del Cornappo Foto

Nimis, il torrente inghiottito improvvisamente nel suo letto. Il sindaco lancia l’allarme. L’allevamento di trote: così chiudiamo
Nimis 9 Ottobre 2013. Allevamento di trote sul torrente Cornappo a Torlano. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Nimis 9 Ottobre 2013. Allevamento di trote sul torrente Cornappo a Torlano. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

NIMIS. Il Cornappo è sparito, inghiottito dalle viscere della terra! Un grido d’allarme lanciato, per primo, da un gruppo di vendemmiatori, neppure preso sul serio all’inizio; un allarme poi arrivato nella serata di martedì al sindaco Walter Tosolini. La notizia ha gettato la comunità di Nimis nello stupore perché un fenomeno del genere non si era mai verificato. Stupore e preoccupazione corali, considerando i danni all’ambiente e anche alle attività economiche derivanti dalla mancanza d’acqua.

Ad accorgersi di quanto accaduto sono state, appunto, alcune persone che stavano lavorando nei vigneti a pochi metri da dove l’acqua è sparita, a Torlano di Sotto. Sconvolto il sindaco, tant’è che nella notte tra martedì e ieri più volte è andato a controllare il Cornappo. E non si è limitato a guardare, tanto che già martedì sera ha immediatamente allertato la Protezione civile a Palmanova e ieri ha scritto alla Regione, al Servizio difesa del suolo e risorse idriche.

Intanto, la sua preoccupazione è evidente, anche mentre ci accompagna a vedere quanto accaduto: «L’acqua cade dalla rosta con impeto, fa un paio di metri e dopo si inabissa, si nota una stagnazione con ruscellamento, un lagunaggio e poi... i sassi». E aggiunge: «Nessuno sa cosa sia successo». Un pensiero per tutte le attività legate al torrente: «La peschiera Tubetti, la centralina Cosatto nell’ex mulino di Valle, i depuratori, i vigneti». Tosolini fa anche ipotesi e guarda ai terremoti che si sono susseguiti nel tempo anche recente: «Questo richiede un’attenta verifica», osserva.

C’è molta preoccupazione. Una voce per tutte è quella di Renzo Ceschia della peschiera con annesso ristorante di via Cornappo, attiva da 40 anni: «Adesso non abbiamo particolari problemi, per fortuna sta scendendo l’acqua dello scarico della centrale idroelettrica, ma nel momento in cui questa cessa?». Impressione anche perché l’acqua è scomparsa improvvisamente dal Cornappo: «Si notava ancora - aggiunge - il pesce che si stava muovendo». Gli fa eco la moglie Valentina Salerno: «C’è la paura di alzarsi la mattina e scoprire le vasche senz’acqua e le trote morte. Vogliamo sapere a cosa andiamo incontro».

A Nimis si è verificato un fatto senza precedenti, dunque, in quanto nel Cornappo c’erano stati sì dei periodi di “magra”, ma mai un fenomeno del genere. Anzi, il torrente è sempre stato famoso per la ricchezza delle sue acque: piscina estiva per generazioni di nimensi, è salito alle cronache per una disgrazia occorsa due anni fa a un immigrato richiedente asilo e poi, a fine settembre 1991, quando ci fu l’alluvione, il torrente fece crollare due ponti che lo attraversavano: uno fu travolto dalle acque pochi secondi dopo che era passata un’utilitaria su cui viaggiavano madre e figlia.

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