Il mito di Primo Carnera resiste nel tempo FOTO 1 - FOTO 2

«Sapeva fare anche della sconfitta una virtù». L’omaggio dei campioni di oggi

SEQUALS. Villa Carnera scrigno di tesori. Vi sono statiesposti cimeli del pugile, del quale Sequals ha ricordato gli ottant'anni dalla vincita del titolo. I numerosi turisti hanno ammirato la sua cintura da campione, la sua bicicletta, i suoi guantoni, il calco del pugno e parte delle corde del ring, oltre che, naturalmente, la villa con gli arredi ancora originali e gli affreschi inediti scoperti nel 201.

Prima di pranzo, dopo la deposizione della corona sulla tomba di Carnera, si sono svolti anche gli itinerari culturali che hanno coinvolto i paesi di Sequals e di Lestans, l'uno con il percorso di approfondimento sui mosaici e l'altro con le visite ai musei “Casa 900” e “Civiltà Contadina”.

Ma è stata la rassegna delle sport a fare da apripista agli incontri: alle 16, in sala Somsi, si è svolto il dibattito sullo sport che ha coinvolto quattro campioni italiani in una discussione sull'umanità che contraddistingue la nobile arte: Giacobbe Fragomeni, Giuseppe “Bepi” Ros, Fabio Tuiach, Brunet Zamora.

Moderatore, lo scrittore appassionato di boxe Emilio Del Bel Belluz, che con le sue interviste ha fatto emergere proprio il lato umano dei pugili, prendendo le mossa da Carnera: «Quante volte ci troviamo a terra e dobbiamo ripartire: Carnera ha conosciuto la gloria e la sconfitta, ma della sconfitta ha fatto virtù».

E della capacità di rialzarsi è testimone anche Tuiach, campione italiano dei pesi massimi leggeri, che il 23 agosto, dopo un periodo di stop, sfiderà per il titolo Matteo Modugno a Salò: «Ho attraversato un momento difficile ma ora ho deciso di tornare a combattere. Mi sto preparando molto: Modugno è forte, ma io sono tornato per vincere».

Presenti anche Giuseppe Ros, già da solo un pezzo di storia del pugilato, Zamora e Fragomeni, che ha detto «È bello essere qui insieme a Primo Carnera per portare un pezzettino di storia del pugilato». (e.r.)

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