Il mobilificio Sangiacomo si aggiudica la Santarossa srl

PRATA
Il mobilificio Sangiacomo di Pasiano si è aggiudicato il complesso industriale a Prata della Santarossa srl in liquidazione per un milione e sessantamila euro. Con un rilancio di diecimila mila euro sul prezzo a base d’asta la storica azienda con sede legale in via Gallopat a Pasiano e una sede operativa proprio all’interno del capannone in via della Chiesa a Prata, ha sbaragliato i concorrenti in lizza.
Dopo che le prime due aste erano andate deserte, l’ulteriore ribasso del prezzo ha attirato infatti più offerte per l’acquisto del vasto opificio, dei due terreni annessi (per 81.450 metri quadrati di superficie) e di due fabbricati in stato di degrado. Alla prima asta il prezzo base era di 1 milione e 790 mila euro, alla terza è sceso a 1.050.000 euro.
Sangiacomo si è fatta rappresentare alla procedura competitiva dall’avvocato Giovanni Tauro del foro di Pordenone.
Si apre così una nuova stagione di rilancio per il sito industriale, bersagliato da un piromane nel 2018, quando erano stati appiccati tre roghi dolosi. L’autore degli incedi non è stato scoperto.
Il mobilificio Sangiacomo occupava in affitto una porzione del capannone di Prata. Grazie all’acquisto, risparmierà il canone di locazione che ammontava a 17.500 euro mensili, 210 mila euro l’anno.
La Sangiacomo spa, fondata nel 1968, punta su «ricerca, qualità, cultura del design, personalizzazione» – si legge nel sito – per affrontare le sfide del mercato internazionale e «offrire soluzioni complete e originali nel panorama dell’arredo domestico e contract».
Il liquidatore giudiziale Massimo Roma ha evidenziato come la proprietà di Sangiacomo abbia dimostrato «sensibilità anche sulle tematiche urbanistiche e sociali» per la valorizzazione del sito industriale.
Grazie alla vendita del capannone, saranno realizzati ulteriori riparti dalla procedura. I creditori otterranno una percentuale maggiore rispetto a quella prevista inizialmente nel piano concordatario.
«Tutti i creditori sono entusiasti della procedura», ha confermato il liquidatore Massimo Roma. —
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