Il paese si mobilita per aiutare le bambine rimaste senza madre

SAN GIOVANNI AL NATISONE. È ancora vivo nei pensieri di tutti a San Giovanni al Natisone il dramma vissuto la scorsa settimana per l’episodio di femminicidio e, inevitabile, il pensiero va alle due bambine che hanno visto morire la mamma sotto i colpi inferti dal padre.
I minori spesso sono testimoni oculari di violenza e talvolta, come in questo caso, sono anche vittime. E questo è l’aspetto più insopportabile che scuote le coscienze e spinge le persone a gesti di sensibilità e aiuto.
Mentre ci si prepara all’incontro pubblico di riflessione sulla violenza alle donne promosso dall’Ambito distrettuale del Cividalese e dal Comune di San Giovanni in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Manzano che si terrà martedì prossimo, alle 20.30, nella sala polifunzionale, le mamme delle compagne di scuola delle due sorelline hanno pensato a loro e a quello che potrà essere il futuro di queste due bambine private improvvisamente degli affetti più cari e di una famiglia che ormai non c’è più e hanno promosso una raccolta fondi che possa essere, seppur modesto, un aiuto per le due piccole, un segno tangibile di vicinanza alla loro disgrazia e a quella dei nonni.
Lo fanno attraverso l’associazione “Noi Insieme” che ha messo a disposizione un conto corrente postale il cui codice Iban per effettuare le donazioni il cui numero è IT80Z0760112300000011843331.
L’iniziativa sarà resa nota martedì durante l’incontro con la neuropsichiatra infantile Silvana Cremaschi, ma sin d’ora le mamme auspicano che questo gesto possa essere accolto favorevolmente da tutta la comunità. «Lo avevamo pensato già nei giorni immediatamente dopo il fatto - spiega una mamma -, eravamo frastornate e addolorate per quanto accaduto alle sorelle che frequentano con i nostri figli la locale scuola elementare e non sapevamo come poter essere d’aiuto. Poi, in concorso con il sindaco e i servizi sociali comunali, abbiamo pensato che un sostegno poteva giungere anche dalla solidarietà della nostra comunità attraverso libere donazioni e così abbiamo proposto la raccolta di fondi che possa poi servire in futuro alle bambine».
Martedì, quindi, l’incontro avrà un duplice aspetto: quello della prevenzione e della riflessione sulla tutela delle donne, in quanto la protezione della loro vita è un dovere di tutti, e quella della solidarietà verso chi ha subito le conseguenze maggiori che, in questo caso, sono le due minori. «Porta una rosa - è l’invito dell’organizzazione -, l’incontro servirà per ricordare le tante donne e mamme uccise e maltrattate».
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