Il "Paparot friulano", l'antica ricetta della minestra invernale

Le prime informazioni su questo piatto risalgono al Quatrocento. Probabilmente è nato casualmente, mischiando alcuni ingredienti disponibili, aggiungendoci altri ricchi di grassi. Il tutto per dare sostentamento ai contadini durante la stagione fredda. Oggi può anche essere considerato un piatto unico

Il giardino dei sapori, come spesso accade, fa un giro nella storia della cucina friulana. Oggi vi racconto di una ricetta davvero antica (nei miei testi ho trovato tracce che si riferiscono al primi del 1400).

Questa ricetta - in piena sintonia con il periodo freddo - la possiamo inserire in quella che fu la cucina povera, poi rivalutata e ridisegnata, tanto da offrire molti dei suoi piatti alla cucina d'autore.

Parliamo del "Paparot". Sapete cos'è? Io fino a poco tempo fa non lo avevo mai incontrato. Sfogliando i miei libri di ricette storiche l'ho trovato e mi ha incuriosito: è un antico piatto contadino friulano, una minestra densa, nutriente e particolarmente adatta al periodo invernale.

Non ho trovato grandi riferimenti storici se non un acenno alle origini che - come detto - le possiamo datare ai primi del Quattrocento.

Probabilmente è nato casualmente, mischiando alcuni ingredienti disponibili, aggiungendoci altri ricchi di grassi. Il tutto per dare sostentamento ai contadini durante la stagione fredda.

Ora fa parte del menù di molti ristoranti del territorio.

Il Paparot visto da vicino

Si tratta di una zuppa che con un po' di salsiccia diventa ancora più gustosa e nutriente e si diventa un piatto unico.

Questa deliziosa minestra friulana porta nelle nostre case tutto il sapore della tradizione. Preparare il piatto è facile, basta seguire semplici istruzioni.

La ricetta

Gli ingredienti (per sei persone)

  • Un chilogrammo di spinaci freschi oppure 600 grammi di spinaci surgelati (meglio la prima opzione)
  • Brodo vegetale (possibilmente da realizzare in casa)
  • Uno spicchio di aglio
  • Un pizzico di noce moscata
  • Trecento grammi di farina gialla di mais per polenta
  • Tre salsicce
  • Sale e pepe  

Il procedimento

Se abbiamo scelto di utilizzare gli spinaci freschi dobbiamo prima pulirli e lavarli con accuratezza e quindi procedere alla cottura (ovvero lessarli) in acqua bollente e salata.

Nel caso la scelta sia ricaduta su un prodotto surgelato, il lavoro sarà dimezzato.

Il consiglio è di tenere da parte l’acqua di cottura, che sarà utilizzata successivamente.

Quando gli spinaci (il tempo è davvero molto breve) sono cotti, scolateli e strizzateli bene. Tritateli a coltello il più finemente possibile. Saltateli in un tegame con una noce di burro, uno spicchio d’aglio e un pizzico di noce moscata.

Aggiungete una parte di brodo vegetale all’acqua di cottura degli spinaci, ributtate dentro la verdura insaporita e saltata e portate ad ebollizione.

Quando la minestra bolle, aggiungete la farina di polenta a pioggia , mescolando bene con una frusta per evitare che si formino grumi.

Portate il tutto a cottura finchè si raggiunge una consistenza cremosa, ma non troppo densa.

A questo punto lavorate le salsicce, che per prima cosa vanno spellate, poi spezzettate e quindi rosolate in  padella. Se volete un risultato più "leggero" scolatele in modo da eliminare il grasso fuoriuscito durante la cottura. E unite il tutto alla zuppa.

Il nostro Paparot friulano è pronto. Servitelo subito. Ma se avanza qualcosa, basta conservarlo in frigo e riproporlo in giorno dopo.

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